Peschiera, “Speranza, pace e amore per l’Ucraina», una Natività speciale quella di nonno Pierpaolo

Il Presepio ambientato nella terra dell'Ucraina realizzato nel cortile di una villetta, illustra il terribile teatro di guerra e distruzione, con un potente richiamo alla speranza cristiana

La Natività ambientata in Ucraina, e Pierpaolo Garibaldi l'uomo che lo ha realizzato

La Natività ambientata in Ucraina, e Pierpaolo Garibaldi l'uomo che lo ha realizzato

Pierpaolo Garibaldi, classe 1942

Pierpaolo Garibaldi, classe 1942

Pierpaolo Garibaldi, 80 anni,  peschierese da 50, vedovo da 10 anni, nonostante le tante primavere, non ha mai perso la voglia di realizzare la rappresentazione della Natività del Cristo Salvatore, una tradizione che porta avanti con trasporto e partecipazione ogni anno. Le creazioni dell’ex dirigente dell’Eni sono sempre metà del pellegrinaggio di parenti e amici, che apprezzano lo spaccato di attualità che il dinamico pensionato mette in scena ogni anno. Amante  e cultore del Presepe natalizio non è la prima volta che realizza delle vere e proprie opere di denuncia sociale. A voler rappresentare la speranza che ogni anno rinnoviamo con la rappresentazione della Natività, in passato il creativo pensionato aveva già realizzato nel cortile della sua villetta di via I° Maggio, un presepe ambientato in Palestina e più precisamente nei pressi del muro che separa gli ebrei dai palestinesi.  
«Quest’anno la guerra in Ucraina porta un velo di tristezza sul Natale di noi tutti – spiega Pierpaolo -, per cui mi è sembrato giusto ambientare la Natività in quelle terre martoriate, con la speranza che la nascita di Gesù porti la fine della guerra».
Il Presepe è un simbolo importante della Natività cristiana e della speranza. Rappresenta l'arrivo di Gesù Cristo, il Salvatore del Mondo, come promesso da Dio. Il Presepe ricorda a tutti noi che Gesù Cristo offre luce e salvezza a tutti coloro che credono in Lui. Il Figlio di Dio, porta anche un messaggio di amore e speranza per i tempi difficili, possiamo continuare a guardare al Presepe come un potente richiamo alla speranza cristiana. Fra le macerie delle case, fra le abitazioni sventrate con le suppellettili e ricordi di una vita che affiorano a memoria delle vite delle famiglie, fra le bombe cadute che tagliano il terreno come lame affilatissime nel burro, portando dietro di se solo morte e dolore,  fra i giocattoli lerci di fango dei bambini, fra le piccole scarpette che rappresentano le vittime degli alunni, fra le croci delle tombe -  che al posto dei nomi hanno dei numeri testimonianze infami di una guerra assassina che toglie anche  la possibilità di avere degne sepolture alla memoria - si sprigiona una luce di speranza, la rappresentazione di Giuseppe e Maria che vegliano Gesù. Questo racconta la creazione di Pierpaolo Garibaldi, che arriva senza filtri, diretta come un raggio di sole che squarcia la tempesta dell’indifferenza e della malvagità. La Natività rappresentata nella terra dell'Ucraina ideata dal nonnino che tutti i nipoti vorrebbero avere, illustra il terribile teatro di guerra e distruzione, con un grande messaggio di  speranza. La scena della natività con Gesù bambino come punto focale risponde al sentimento di desiderio per la pace. La situazione è diventata sempre più precaria con un numero crescente di persone costrette a fuggire da casa loro e affrontare le terribili condizioni dovute all'aggressione militare russa. I bambini innocenti che sono testimoni della guerra tra l'Ucraina e la Russia vengono rassicurati dalla presenza del Salvatore, Cristo. La natività offre speranza per coloro che sono stati colpiti dal conflitto, in modo particolare offrendo loro la possibilità di sopportare il pesante fardello imposto dalle devastazioni della guerra, ma allo stesso tempo ci induce ad agire da “cristiani” per non lasciare nulla di intentato per fermare la guerra. Le persone affrontano ogni giorno le atrocità della guerra con dolore, sapendo che un giorno i loro cuori saranno aperti alla pace e al riposo, e tutti noi abbiamo il dovere di pregare per questo traguardo. La Natività simboleggia la possibilità di tornare all'armonia in Ucraina-Russia e tra tutte le nazioni coinvolte nel conflitto. Da Peschiera Borromeo il messaggio è forte e chiaro. Grazie Pierpaolo.
Giulio Carnevale

Il cortile che ospita il grande Presepe

Il cortile che ospita il grande Presepe