Anche San Zenone entra in ForestaMi il progetto di Città Metropolitana di Milano che per il 2030 si prefigge di mettere a dimora 3 milioni di alberi

Grazie all’iniziativa, oltre ai fondi per piantare i nuovi alberi, il Comune potrà contare sulla consulenza scientifica dell’Ersaf, di Città metropolitana e del Politecnico di Milano

«Il nostro è uno dei comuni guida del progetto all’esterno di Milano e della prima fascia metropolitana. Al momento la situazione è di un’adesione di fondo, ma presto saranno disponibili i fondi e si potrà ragionare sulle possibilità concrete» così l’assessore Paola Rozzoni spiega a Il Cittadino il progetto. San Zenone dunque arricchisce la lista dei numerosi comuni della Città metropolitana di Milano che hanno aderito al progetto che si prefigge di piantare oltre 3miloni di alberi entro il 2030. In particolare uno dei primi interventi sarà realizzato lungo via Mamoli nei pressi delle scuole cittadine dove la moria di alcune betulle storiche ha lasciato un vuoto da colmare. Forestami è un progetto promosso da Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ERSAF e Fondazione di Comunità Milano. Nato da una ricerca del Politecnico di Milano grazie al sostegno di Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani. I comuni che aderiscono al progetto oltre la fornitura delle essenze potranno contare sulla consulenza scientifica e agrononoma dei Consulenti dell’Ersaf, di Città metropolitana e del Politecnico di Milano, competenze di alto profilo che i piccoli comuni non hanno in proprio, ma che saranno fondamentali per non commettere errori e costruire un futuro più green per tutta la comunità. «Questo è un fattore decisivo – sottolinea contenta la componente della Giunta - perché può essere un bel gesto piantare essenze a fusto ligneo o arbustive quanto più possibile, ma se l’ambiente non è idoneo, sono destinate a non durare molto. Fuori dalla scuola ad esempio c’era una macchia di betulle presenti da anni, ma ora si ammalano con molta più frequenza perchè gli inverni non sono abbastanza rigidi e le estati troppo calde. Ma come sostituirli? Non si può decidere semplicemente con la buona volontà. Dobbiamo affidarci all’esperienza dei professionisti come quelli di ForestaMi».