Aumento delle rette dei nidi a Segrate: parte la petizione dei genitori

Prosegue senza sosta la mobilitazione da parte di un gruppo di genitori contro i rincari delle tariffe fino al 40%

«Non si può chiedere alle famiglie di farsi carico del riequilibrio dei conti»

Non si arresta la levata di scudi da parte di un gruppo di genitori dei nidi segratesi contro gli annunciati aumenti delle rette. «Dopo 2 incontri inconcludenti con l’assessore Poldi – spiegano le mamme e i papà - per discutere gli aumenti delle tariffe dei nidi fino al 40%, l’eliminazione degli sconti sul secondo figlio e la riduzione degli sgravi sul part-time (per le fasce ISEE sopra i 33.000 euro), dopo la mancata calendarizzazione della mozione in consiglio comunale, nonostante le firme di 100 segratesi e l’urgenza della problematica date le iscrizioni in scadenza, parte la petizione». 

Nello specifico, la raccolta firme promossa dai genitori chiede:
- l'annullamento degli aumenti dal 20 al 40% delle rette dei nidi previsti per l’anno scolastico 2017/2018 per le fasce ISEE sopra i 33.000 euro (rette fino a 707 euro al mese), considerando anche gli aumenti delle altre tasse che graveranno sul bilancio familiare (come le tariffe della mensa scolastica, i servizi pre e post infanzia, Irpef, IMU e Tari) e considerando la tempistica (decisione presa dalla giunta ad 1 mese e mezzo dalla chiusura delle iscrizioni);
- il reinserimento degli sconti precedenti per i fratelli e i part- time;
- l'apertura di un tavolo di confronto con i genitori e con i rappresentanti di associazioni del territorio al fine di una partecipazione attiva e consapevole al processo di riorganizzazione del servizio dell’asilo nido comunale;
- il riconoscimento del valore sociale fondamentale del servizio di asilo nido comunale per le politiche a favore delle famiglie e della conciliazione famiglia lavoro;
- di trovare i 190.000 euro di gettito stimato da altre voci di bilancio meno sensibili, poichè non si ritiene equo chiedere a 78 famiglie di farsene carico per il riequilibrio dei conti del Comune;
- che sia data risposta per iscritto nel più breve tempo possibile dal suo ricevimento al Protocollo Generale dell’ente, data la scadenza imminente delle iscrizioni al nido;
- che la petizione sia discussa in commissione e in consiglio comunale;
- che la Corte regionale dei conti verifichi l’aumento delle tariffe del 20 e del 40% per le fasce sopra i 33.000 euro di ISEE.

«Chiediamo a tutti i cittadini di Segrate – concludono i promotori - di condividere con noi questa battaglia. chiunque volesse aiutarci può trovare i moduli della petizione in ogni quartiere, oppure può scrivere a [email protected]».

Redazione Web