Bocciato il progetto di fusione tra i comuni di Vizzolo Predabissi e Colturano, esulta il Comitato per il No

Fortemente voluta dai sindaci Mazza e Dosi, non trova però il consenso dei cittadini; Raimondo: «Ora dimissioni»

Al referendum per la fusione vince il NO

Al referendum per la fusione vince il NO in entrambi i comuni non passa il progetto voluto di sindaci di Vizzolo e Colturano

Il referendum consultivo del 30 settembre 2018 ha detto “no” alla “rivoluzione amministrativa” sostenuta dai sindaci dei due comuni. Al voto hanno partecipato il 44,52% degli aventi diritto a Colturano e il 49,25% a Vizzolo Predabissi; non essendo necessario il raggiungimento del quorum, ma soltanto il vincolo della maggioranza dei sì in entrambi i comuni, è stata dunque fumata nera.

I sindaci Mario Mazza (Vizzolo) e Marilena Dosi (Colturano) avevano portato avanti con convinzione il progetto di fusione, dal momento che i due comuni hanno già da alcuni anni una gestione collegiale di diversi servizi e funzioni pubbliche, sostenendo che l’accorpamento avrebbe portato molti vantaggi ai cittadini e ai territori grazie alla possibilità di ottenere nuove risorse economiche ed economie di scala grazie a una riduzione proprio dei costi di gestione.
A 7Giorni infatti i due sindaci avevano dichiarato una certa apertura da parte dei cittadini di entrambi i comuni alla possibilità di una fusione, sottolineando che i dubbi e le perplessità fossero in realtà poche e, per quanto riguarda Vizzolo Predabissi, più legate all'idea di poter perdere l’identità comunale.
Invece i cittadini hanno bocciato le “nozze” e per il momento i due comuni resteranno autonomi dal punto di vista geografico e identitario mantenendo la forma giuridica dell’unione, con grande soddisfazione in particolare del comitato vizzolese per il “no”.

Evidentemente, le perplessità delle opinioni pubbliche dei due territori hanno avuto la meglio, considerando la fusione «troppo affrettata e irreversibile, senza alcuna certezza sull'entità dei trasferimenti statali che sarebbero andati in dote al territorio nel caso della nascita di un unico ente».

Raimondo: «Ora i due sindaci si dimettano»

Gli esponenti del Comitato per il No ora chiedono le dimissioni dei due sindaci: «Ha vinto l'identità - tuona Fabio Raimondo (FDI) -, ha vinto chi crede che il comune debba continuare ad essere l'Ente Locale vicino al cittadino. Spiace che i sindaci PD di queste realtà non l'abbiano compreso. Sono stati sonoramente battuti, ora ne traggano le conseguenze e si dimettano».


Elisa Barchetta