Acconciatori ed estetisti riaprono, non senza disagi

Unione Artigiani stima che stamane abbiano riavviato l'attività l'85% dei parrucchieri di Milano. Circa il 70% nell'hinterland. Estetisti invece tra il 50 e il 60%. Permangono il problema del grave ritardo di decreto, ordinanza e linee guida e il difficile approvvigionamento dei dispositivi di protezione

L'Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza stima che a Milano città circa l'85% degli acconciatori abbia riavviato l'attività lunedì 18 maggio, con percentuali che scendono un po' nell'hinterland e in Brianza (70% circa). Più timida la risposta al via libera del settore estetica quasi ovunque, per una media tra milanesi e brianzoli che si attesta tra il 50 e il 60%. «Certo le criticità non mancano – commenta il segretario generale Marco Accornero -. la certezza di poter riavviare i saloni e soprattutto le linee guida ufficiali da seguire sono giunte con pesante ritardo, di domenica sera, a pochissime ore dal giorno annunciato per poter tornare a lavorare. Solo coloro che in settimana avevano deciso di crederci, investendo in una ripartenza ancora aleatoria, stamattina erano pronti ad aprire. Si presenta la difficoltà di reperire i dispositivi indicati dai protocolli come obbligatori, mascherine e guanti soprattutto, e ciò comporta un disagio evidente che doveva essere previsto da chi governa. Si poteva e si doveva fare meglio». Ad ogni modo, Dopo lunghe settimane di chiusura forzata, acconciatori ed estetisti si stanno rimboccando le maniche con l'auspicio di tornare al più presto alla normalità.
Redazione Web

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