Città Metropolitana lancia un nuovo allarme: «Il Trasporto Pubblico Locale Interurbano rischia di morire»

Grane a non finire per l’Ente che ha preso il posto della Provincia. Dopo il rischio dissesto, a saltare potrebbero essere anche i trasporti. Programmata una riduzione del servizio fino al 30 agosto

Trezzi: «Mancano i soldi che la Regione aveva promesso»

Dopo le problematiche legate al rischio di dissesto finanziario, la Città Metropolitana di Milano lancia un nuovo allarme e cioè quello legato alla sopravvivenza del Trasporto Pubblico Locale Interurbano, giudicato fortemente a rischio. Nei giorni scorsi, infatti, a Palazzo Isimbardi si è svolto l’incontro in merito all'aggiornamento dell'offerta di trasporto pubblico locale, in relazione alla disponibilità di risorse. Alla presenza di oltre 40 rappresentanti dei Comuni del territorio, la consigliera delegata alla Mobilità, Siria Trezzi, ha fatto il punto della drammatica situazione in cui si trova il TPL per il territorio della ex Provincia. Dal 1 luglio 2017 tutti i 6 lotti in cui è suddiviso il TPL interurbano della Città metropolitana di Milano sono passati in gestione alla neonata Agenzia di Bacino di Milano, Monza, Lodi e Pavia. Mentre tre lotti hanno i contratti di svolgimento settennale ancora in corso, per gli altri tre il periodo di vigenza contrattuale è di fatto terminato il 30 giugno scorso. «Il passaggio dei contratti dalla Città metropolitana di Milano all’Agenzia di Bacino era una richiesta di Regione Lombardia a cui abbiamo adempiuto – dichiara Siria Trezzi -. Ad aprile scorso, quando si è svolta l’ultimo incontro con i Comuni del nostro territorio, mancavano 2mln e 800mila euro. Soldi che la Regione si era impegnata a dare come contributo ma che, ad oggi, non risultano ancora destinati». La consigliera delegata alla Mobilità precisa poi: «In attesa di risorse certe, che Regione Lombardia si è resa disponibile a reperire, Città metropolitana ha proceduto ad una razionalizzazione del trasporti, che dal 15 luglio al 30 agosto riguarderà i periodi di “morbida”, nell’ottica di limitare il più possibile i disagi. Se tuttavia il Pirellone non darà le risorse necessarie, a partire dal 1 settembre i tagli del TPL cui l’Agenzia di Bacino sarà costretta saranno drammatici. Lavoratori, studenti, pendolari subiranno disagi nemmeno immaginabili oggi. Significherebbe “uccidere” il TPL interurbano».   

I tagli, in vigore dal 15 luglio al 30 agosto, prevedono:
LOTTO 1: riduzione del 50% del servizio offerto nella settimana di ferragosto;
LOTTO 3: riduzione del 50% del servizio festivo offerto sulla linea Z301 Milano – Bergamo; riduzione del 50% del servizio offerto nella settimana di ferragosto;
LOTTO 4: soppressione del servizio festivo sulle linee Z411 Melzo – S. Donato M3 e Z412 Paullo – S. Donato M3; riduzione del 50% del servizio festivo sulla linea Z420 Melegnano – S. Donato M3; riduzione del 50% del servizio offerto nella settimana di ferragosto;
LOTTO 5A: soppressione del servizio festivo svolto con modalità a chiamata;
LOTTO 5B: riduzione del 50% del servizio offerto nella settimana di ferragosto;
LOTTO 6: soppressione del servizio festivo delle linee Z601 Legnano – M. Dorino M1 e Z620 Magenta – M. Dorino M1; riduzione del 50% del servizio offerto nella settimana di ferragosto. 

Redazione Web