Dopo una breve tregua, il maltempo torna a flagellare la Lombardia

La situazione più critica resta quella di Milano, con una mattinata nera per il trasporto pubblico. A Melegnano disagi per i piccoli utenti di una scuola dell’infanzia

Bolgiano (San Donato) sott'acqua

Bolgiano (San Donato) sott'acqua foto: gruppo FB "La San Donato milanese che vorrei"

Dopo una domenica di tregua, le piogge sono tornate copiose su tutta la Lombardia, rilanciando l’allerta, mai del tutto sopita, anche dei residenti di Milano e hinterland. Lunedì 17 novembre, infatti, una nuova perturbazione ha fatto la propria apparizione, che fortunatamente i meteorologi hanno annunciato come meno intensa di quella dei giorni scorsi. Il fronte nuvoloso dovrebbe però già iniziare ad allontanarsi da martedì, portando con sé ancora qualche strascico di pioggia, per poi lasciare definitivamente spazio da mercoledì 19 all’alta pressione, che garantirà un miglioramento del tempo per i giorni successivi. 

A Milano l’emergenza maltempo ha visto al lavoro centinaia di uomini e mezzi per tutto il fine settimana, con interventi tuttora in corso, sotto la coordinazione dell’Unità di Crisi istituita a palazzo Marino. Particolarmente complessi gli interventi nella parte nord di Milano, soprattutto tra Niguarda, Isola e Garibaldi, dove si è dovuto far fronte ad un altissimo volume di acqua, in aree con pochi sbocchi per il deflusso. Nella mattinata di lunedì 17 alcuni sottopassaggi erano ancora chiusi, cioè quelli in via Mecenate, via Pacuvio, un tratto di via Ornato in direzione centro e la parte di via Rogoredo al confine con San Donato. Ma quella di lunedì è stata anche una giornata nera per il trasporto pubblico meneghino, a causa della chiusura del tratto Centrale FS-Garibaldi sulla MM2, resasi necessaria per consentire l’asciugatura di sottopassi e binari ancora allagati dopo l’esondazione del Seveso. Le navette sostitutive predisposte da Atm sono state letteralmente prese d’assalto dai pendolari. Anche la linea 3, nonostante il normale esercizio, ha proceduto a rilento per tutta la giornata.

A Melegnano il Lambro ha continuato a tenere alto il livello d’allarme dei residenti e della Protezione Civile, che hanno lavorato senza sosta per tutto il fine settimana. La situazione più critica è rimasta quella di via Baden Powell, dove la casa degli scout è finita sott’acqua per la seconda volta nel giro di pochi giorni. In particolare, grosse criticità sono state segnalate presso la scuola dell’infanzia Cesaris, antistante la casa scout. In base a quanto riferito dai genitori, la struttura è rimasta priva di luce e riscaldamento, che sono stati ripristinati lunedì 17 novembre, mentre in alcune aule si presentava un pesante livello di infiltrazioni di acqua. Allagati anche box e cantine soprattutto in via Broggi Izar e nel quartiere Carmine.

A San Donato, presso il quartiere San Martino, un tombino è saltato e ha causato il reflusso delle acque del canale Redefossi sulla via Emilia, causando l’allagamento di alcuni esercizi commerciali, uffici, box e cantine, situati ad una quota più bassa rispetto alla strada. L’accaduto ha reso necessaria la momentanea chiusura della via Emilia per alcune ore nella mattinata di domenica 16 novembre. Altre criticità sono state registrate anche a Bolgiano, per la tracimazione della roggia Fuga e al rondò della Pieve, dove un altro tombino è saltato.

A San Giuliano nel fine settimana i volontari della Protezione Civile sono dovuti intervenire in forze a Cascina Selmo, dove il maltempo ha causato l’allagamento dei box e l’intasamento delle fogne. Altri interventi sono stati effettuati anche a Civesio e Pedriano.

Redazione Web