L'Alta Velocità riapre dopo il deragliamento di Ospedaletto Lodigiano

Nella mattinata di lunedì 2 marzo i treni hanno ripreso a solcare regolarmente i binari dopo la tragedia del 6 febbraio scorso. Una volta dissequestrata l'area, i tecnici di Rfi hanno lavorato 24 ore su 24 per ripristinare la linea

Il Frecciarossa deragliato lo scorso febbraio

Il Frecciarossa deragliato lo scorso febbraio

È ripresa integralmente lunedì 2 marzo la circolazione dei treni dell'alta velocità sulla linea Milano Bologna, interrotta per quasi un mese dopo il deragliamento del Frecciarossa 9595 a Ospedaletto Lodigiano, avvenuto il 6 febbraio.  Per l'incidente, costato la vita al ferroviere Giuseppe Cicciù e al macchinista Mario Dicuonzo, sono tutt'ora indagate 18 persone. Dopo il dissequestro dell’area e la rimozione del treno deragliato, i tecnici di Rfi hanno lavorato 24 ore su 24 per ripristinare la linea, terminando le attività in anticipo. I primi convogli, infatti, hanno iniziato a circolare già dalla serata di domenica 1 marzo. In questo mese, dopo gli accertamenti unici e irripetibili della procura, più di un centinaio tra ingegneri e operai hanno lavorato per ricostruire i binari danneggiati, sostituire i pali della tensione elettrica, gli scambi e le infrastrutture di segnalamento. Oltre al ripristino dell’area danneggiata, è stata effettuata manutenzione straordinaria su 40 chilometri di linea, cioè buona parte della tratta lodigiana. A partire dal 2 marzo, quindi, i treni ad alta velocità hanno potuto riprendere normalmente la loro corsa, e così i convogli regionali sulla linea convenzionale, dopo i disguidi dell’ultimo mese dovuti al dirottamento dell’alta velocità.
Redazione Web

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