Raddoppio Paullese: partono le opere accessorie, ora si attende l’ok del Ministero dell’Ambiente

Per l’avvio ufficiale della riqualificazione tra la Cerca e la Teem, dopo il via libera del Consiglio di Stato a seguito di un ricorso, manca ancora il “semaforo verde” da parte del Ministero dell’Ambiente. Intanto sono in corso le opere preliminari alla cantierizzazione, a loro volta rallentate dal lockdown

Per la riqualificazione della Paullese tra il ponte sulla Cerca e l’intersezione con la Tangenziale esterna si intravede una luce in fondo al tunnel, ma l’attesa potrebbe non essere così breve. 

Nei giorni scorsi i pendolari in transito sulla ex 415 hanno infatti notato la comparsa di operai e mezzi da cantiere all’altezza del tratto interessato, al palo da tempo per questioni burocratiche. In realtà a smorzare gli entusiasmi di chi sperava nell’avvio imminente del tanto agognato raddoppio ci ha pensato Città Metropolitana, precisando che, quelle attualmente in corso, per ora sono solo opere accessorie. In altre parole, i tecnici si stanno occupando di tagliare gli alberi, bonificare il terreno da eventuali ordigni bellici e spostare le linee dell’alta tensione, tutti lavori necessari e propedeutici alla partenza della riqualificazione vera e propria. Tali opere, che nei giorni scorsi avevano implicato anche lo spegnimento del semaforo di Conterico, avrebbero dovuto concludersi entro la primavera, ma il lockdown le aveva di fatto bloccate. 

In realtà, il “sipario” sui cantieri per il raddoppio del tratto dall’innesto con la Cerca all’intersezione con la Tem (il tratto A del II lotto) si dovrebbe alzare tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, per una durata di circa due anni. Il nuovo cronoprogramma è stato ridefinito a seguito del pronunciamento del Consiglio di Stato che, lo scorso anno, aveva validato l’aggiudicazione dell’appalto alla Gimaco Costruzioni Srl di Sondrio, dopo che il secondo classificato in graduatoria si era rivolto al Tar. 

A quel punto L’azienda ha potuto lavorare alla progettazione esecutiva dell’ampliamento. Ciò ha portato ad alcune modifiche al progetto definitivo, che hanno dovuto essere poste all’attenzione degli organi Istituzionali. Allo stato attuale delle cose il Ministero delle Infrastrutture e Regione Lombardia non hanno sollevato obiezioni, ma Città Metropolitana è ancora in attesa dell’ok da parte del Ministero dell’Ambiente. Quando anche questo arriverà, si auspica entro breve tempo, non dovrebbero esserci più ostacoli all’avvio dei cantieri. 

Il raddoppio, oltre alle due corsie per senso di marcia, porterà con sé anche una grande rotatoria in sostituzione dei semafori di Paullo e Conterico.

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