Reato di omicidio stradale: arriva il sì della Commissione Giustizia del Senato

Previsti dagli 8 ai 12 anni di carcere in caso di guida sotto l’effetto di alcol o droghe e dai 7 ai 10 per chi provoca morti per manovre azzardate. Revoca della patente fino a 30 anni

Passo in avanti fondamentale verso l’introduzione del reato di Omicidio stradale all’interno del Codice penale italiano. La Commissione Giustizia del Senato, infatti, ha approvato il disegno di legge relativo ed entro breve quindi si potrà passare alla discussione del testo in aula. Il ddl approvato i Commissione fissa da un minimo di 8 a un massimo di 12 anni di carcere per chi, alla guida di un veicolo o di un natante sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, causa la morte di una persona. Gli anni di carcere aumenteranno fino a 18 nel caso di omicidio plurimo. Sono tuttavia previste Pene severe anche per chi provoca la morte di una persona in seguito a una manovra pericolosa, anche se non si è sotto l’effetto di alcol o droghe. Nello specifico, sono previsti dai 7 a 10 anni per chi, ad esempio, causa un incidente mortale viaggiando nei centri urbani alla velocità doppia di quella consentita, oppure passando con il rosso ad un incrocio o circolando contromano. 
Analoga pena nei casi di morte procurata a seguito di inversione di marcia vicino a intersezioni, curve o dossi, o a seguito di sorpasso di un altro automezzo in corrispondenza di un attraversamento pedonale o di linea continua. La stesso numero di anni rischia anche chi pilota un natante alla velocità doppia di quella consentita o circolando in uno specchio d'acqua dove la navigazione è vietata. Nel ddl viene inoltre prevista la revoca della patente, sebbene con alcune differenziazioni. Se si causa la morte di qualcuno mentre si guida ubriachi, la revoca arriva fino a 15 anni, che diventano 20 se in passato si è stati già sottoposti all’alcoltest. Se, infine, si guida in stato di ebbrezza e si supera il limite di velocità, scatta la revoca massima dei 30 anni.
Redazione Web