Nei giorni scorsi la Polizia Locale di Mediglia è stata impegnata in due inseguimenti tesi a bloccare altrettanti veicoli. Questi (Un furgone Renault Jumper e una Fiat Bravo), transitando sul territorio comunale, sono stati segnalati dalle telecamere ai varchi come inseriti nella “black list” dei veicoli sospetti. Il furgone, infatti, risultava rubato a Brescia ed era stato utilizzato per compiere un furto. La vettura, invece, era stata radiata dalla circolazione perché intestata a prestanome. Per quanto concerne il furgone, la centrale operativa della Polizia Locale ha subito inviato le pattuglie all’inseguimento. A bordo c’erano due sconosciuti che, vistisi alle strette, sono partiti a tutta velocità all’interno delle vie del paese. Per non mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini, gli agenti hanno dovuto tenersi a distanza. Quindi il Jumper ha imboccato la Sordio-Bettola e si è diretto verso la zona dell’ex cartiera, sempre tallonato dalle autopattuglie. Alla fine i due occupanti lo hanno abbandonato e sono fuggiti a piedi, sparendo nelle campagne. All’interno gli agenti hanno trovato arnesi da scasso. La Fiat Bravo, con una persona al volante, è stata inseguita sulla Cerca: l’automobilista ha più volte rischiato di causare un incidente ed ha quasi speronato l’autopattuglia. Alla fine, anche in questo caso, l’uomo è fuggito tra i campi lasciando la Bravo lungo la Provinciale. «Tecnologia e professionalità – commenta l’assessore medigliese alla Sicurezza Alessandro Bonfanti -. Il rischio zero è difficile da raggiungere ma grazie al lavoro integrato di tecnologia e agenti, Mediglia dimostra di non essere terreno facile per chi vive di illegalità».