I negozianti di Melegnano e San Donato danno il via alla protesta contro il Governo: «Chiediamo l’azzeramento delle tasse e aiuti concreti subito»

Questa mattina davanti a Palazzo Broletto flash mob dei negozianti melegnanesi, il sindaco Bertoli assente; domani a San Donato Milanese vetrine illuminate dalle 20 alle 22 per protesta

Melegnano, un fotogramma del Flashmob del 30 aprile

Melegnano, un fotogramma del Flashmob del 30 aprile

Lo slogan del flash mob: «Niente diritti, niente doveri»

L’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26 aprile ha mandato su tutte le furie i negozianti, che chiedono misure immediate a sostegno delle loro aziende. A Melegnano la protesta ha preso forma giovedì 30 aprile, con un flash mob, davanti a Palazzo Broletto, sede del Comune: «Non chiediamo di riaprire – spiega Alessandro Ligorio, parrucchiere -, in quanto non è di nostra competenza, siamo consapevoli che le nostre zone sono quelle più colpite dal contagio, sarebbe un rischio assurdo accollarsi questa responsabilità. Come cittadini responsabilmente abbiamo accettato le misure emanate dal Governo contro il diffondersi della pandemia, chiudendo le nostre attività, rimanendo in casa per oltre due mesi e per ancora un mese fino al 1 giugno come prevede il Decreto del 26 aprile. Adesso chiediamo semplicemente misure immediate e urgenti come l'annullamento totale delle imposte, l'azzeramento di tutte le tasse, con un Decreto nuovo che contenga misure di  sostegno delle imprese, artigiani e commercianti. Chiediamo un reale impegno, in modo lo Stato ci possa veramente essere d'aiuto, e possa favorire il rilancio dell'economia in quella che potrebbe essere la fase 2 o la fase 3. È vostro dovere ora venire incontro ai cittadini, aziende, operai, e a tutti  coloro sono stati bloccati da questa emergenza.  Il nostro slogan è: “niente diritti, niente doveri”. Se c'è stato negato a causa di un'emergenza il diritto al lavoro – conclude l’artigiano melegnanese -, dovrebbero essere annullati anche quelli che sono i doveri di imprese e cittadini verso lo Stato».
La manifestazione si è svolta con il rispetto della distanza sociale, ed è stata pacifica, ordinata e non ha creato nessun disagio, ma il Sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli anche se invitato non è intervenuto: «Abbiamo chiesto al primo citatdino di Melegnano di farsi portavoce del nostro disagio, ma non si è visto. Lunedì 4 maggio replichiamo, alle ore 10 lo invitiamo nuovamente il sindaco a prendere parte alla nostra protesta affinché come nostro rappresentante porti la nostra voce nelle sedi competenti», hanno spiegato gli intervenuti.  Anche a San Donato Milanese i commercianti e i negozianti locali hanno dato il via all’annuncio di una manifestazione di protesta organizzata per il giorno 1 maggio dalle ore 20 alle 22, denominata: “L’alzata delle serrande”. Gli operatori sandonatesi intendono sensibilizzare il Governo per il mancato sostegno alla categoria, per l’eccessiva burocratizzazione degli iter finanziamento per poter accedere alle garanzie messe a disposizione dal Governo, e per l’aggravio dei costi per garantire la sicurezza. Naturalmente i negozi rimarranno interdetti al pubblico e gli operatori rimarranno al loro interno esponendo il tricolore in vetrina. Il sindaco Andrea Checchi è stato invitato a partecipare, ci sarà un incontro anche con la stampa, a cui anche 7giorni prenderà parte. Continuate a seguirci.
Giulio Carnevale