Aggredivano violentemente donne anziane a scopo di rapina: arrestati 2 tunisini a Milano

Terrore a Lambrate, dove i residenti avevano paura a uscire di casa. Fondamentale la testimonianza di una portinaia, che ha inseguito uno dei ladri dopo un’aggressione

Un'auto della polizia

Un'auto della polizia

Seguivano e derubavano senza pietà donne anziane, scatenando contro di loro una inaudita violenza fisica, per portarsi via soprattutto collanine e braccialetti. Così i connazionali tunisini H.C.S. e O.B.O., rispettivamente di 33 e 31 anni, con una lunga sequela di precedenti alle spalle e persino l’ordine di lasciare l’Italia, sono stati arrestati nei giorni scorsi dagli agenti del Commissariato Città Studi. Allo stato attuale i colpi accertati messi a segno dai tunisini tra Lambrate e Città Studi sono 3, ma la polizia sospetta che le rapine non denunciate per paura possano essere molte di più. Il duo è stato individuato e fermato nella serata di domenica 8 marzo in via Tiepolo, mentre armeggiava con una bicicletta nel tentativo di rubarla. Gli agenti hanno subito avuto il sospetto che H.C.S. e O.B.O. corrispondessero alla descrizione dei malviventi che, da qualche tempo, rapinavano a calci e pugni le anziane della zona, tanto da indurle a non uscire più di casa. Una volta mostrate alle vittime le foto segnaletiche dei 2, ben preso i sospetti hanno trovato riscontro. Fondamentale in tal senso si è rivelata anche la testimonianza di A.L., la portinaia 54enne di uno stabile di via Bronzino che, testimone di una brutale aggressione ai danni di una anziana residente, si era lanciata senza pensarci 2 volte all’inseguimento del rapinatore, che corrispondeva perfettamente all’identikit di uno dei fermati. Gli investigatori sono tutt’ora al lavoro per verificare se, anche l’aggressione avvenuta circa 1 mese fa che aveva fatto finire in coma una 70enne della zona, sia da ricondurre a H.C.S. e O.B.O. 
Redazione Web