Antonio Bagnaschi: cosa ne sarà di Genia, dei suoi lavoratori e dei servizi svolti?

«Qualche giorno fa - ha dichiarato Antonio Bagnaschi, rappresentante sindacale di Genia - abbiamo incontrato la Commissione lavoro della Provincia di Milano, che ha dato la sua disponibilità immediata alla convocazione di un incontro tra tutte le parti interessate alla partita. I Commissari e l'assessore al lavoro Paolo Del Nero hanno anche assicurato che, sul conferimento del ramo idrico, ci sarà un'accelerazione. Siamo anche stati in prefettura dove, dopo la dichiarazione di stato di agitazione, torneremo molto presto: quello che avverrà potrebbe essere un incontro decisivo, utile anche per scongiurare uno sciopero, che sarebbe indetto per fine mese. Con l’eventuale sciopero, ci sarà anche una manifestazione davanti al palazzo del Comune». Questo scenario si delinea mentre le delibere emesse dal Commissario prefettizio sangiulianese vanno di fatto verso lo smantellamento di Genia. A tal proposito, Bagnaschi vorrebbe che questo processo fosse «accompagnato da una clausola sociale per salvaguardare i posti di lavoro, richiesta che è stata formalmente fatta dal Sindacato, di cui oggi tuttavia non abbiamo traccia. Le scelte di riprendersi i servizi in capo al Comune per poi esternalizzarli e lasciare a spasso la gente non ci trovano d'accordo. Vorrei mi si dimostrasse che sto esagerando...». Quando poi si aprirà la nuova stagione della politica sangiulianese, con l’entrata in carica della nuova Amministrazione, Bagnaschi auspica che «venga fatto un ragionamento insieme, senza nascondersi dietro a contenziosi politici o interessi di parte. Chiederei decisioni rapide e condivise, che tengano al centro gli interessi della città. Di questo passo, però, all'arrivo del nuovo Sindaco non è dato sapere cosa rimarrà della società, dei servizi svolti e dei lavoratori. Domanda che rischia di essere soltanto teorica quindi, di delibera in delibera resterà poco o niente su cui ragionare».

Alessandro Garlaschi