Furti e ricettazione nelle provincie di Milano e Monza-Brianza: la “base” della banda era nelle case popolari occupate di via Bolla a Milano

Fermati 10 rom e un italiano. Inoltre, in piazzale Bologna, un giovane è stato picchiato e rapinato da una banda di sudamericani armati di spranga. De Corato: «Comune e Polizia Locale dove sono?»

Le case Aler di via Bolla, teatro di ripetute occupazioni

Le case Aler di via Bolla, teatro di ripetute occupazioni

Riccardo De Corato, Consigliere comunale di Milano e assessore lombardo alla Sicurezza, punta il dito contro palazzo Marino in merito ad alcuni recenti episodi di criminalità che coinvolgono il Capoluogo. 

Il primo riguarda un’operazione conclusa martedì 25 maggio dai Carabinieri di Sesto San Giovanni, che hanno sgominato una banda composta da 11 persone (10 rom e un italiano) dedita a furti e ricettazione di rame, ottone, bronzo e utensili da lavoro per cantieri edili ai danni di ditte e grandi attività commerciali delle province di Milano e Monza-Brianza. 

«Senza troppa sorpresa, è emerso che questi delinquenti avevano “base operativa” in un parcheggio nel quartiere di edilizia popolare di via Bolla – commenta  De Corato -. I palazzi di via Bolla sono ormai occupati, specialmente i primi due piani, da abusivi nomadi nullafacenti. Addirittura, per occupare, non sfondano nemmeno più le porte, bensì direttamente i muri. Da qui a via Bonfadini, Milano è ormai un’enclave della delinquenza nomade e, mentre il sindaco Sala e la sua vice Scavuzzo fanno finta di niente, i milanesi sono costretti a sopportare in silenzio». 

Non meno aspri i toni circa la violenta rapina avvenuta nella notte tra il 24 e il 25 maggio in Piazzale Bologna ai danni di un ecuadoregno, per mano di 5 sudamericani armati di bastoni e spranghe. 

«Siamo alla follia! Come nel film “I guerrieri della notte”, bande multietniche di criminali girano per la città, specialmente negli orari notturni – commenta -. Basti pensare alla brutale aggressione subita da due ragazze sudamericane da parte di una cosiddetta “pink gang” composta da 20 donne, probabilmente loro connazionali, avvenuta lo scorso 16 aprile in viale Nervesa. Oppure al marocchino irregolare che lo scorso 5 maggio in piazzale Negrelli, zona Giambellino, insieme ad un complice ha aggredito a sprangate tre minorenni arrivando addirittura a rompere il cranio ad uno di loro». 

Da qui l’affondo: «Quante sono e dove le pattuglie dei vigili di notte in città? È ormai chiaro che serva un giro di vite per riportare l’adeguata sicurezza a Milano». 

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