La Polizia provinciale: un Corpo giovane e determinato che ha fatto della salvaguardia del territorio e della tutela ambientale i propri punti di forza

Quando interviene la polizia provinciale e quali sono gli ambiti in cui opera?
La Polizia provinciale, pur non essendo ancora universalmente conosciuta, è un corpo di polizia che svolge operazioni a 360 gradi, come tutte le altre forze dell’ordine. Laddove c’è illegalità può intervenire. Ovviamente ha delle vocazioni particolari che ricoprono gli ambiti che normalmente le altre forze operanti sul territorio non trattano. In questa ottica abbiamo costituito dei nuclei particolari, specializzati nella tutela ambientale. Occuparsi dell’ambiente, oggi, significa non solo tutelare il paesaggio e preservare il territorio, ma anche scovare gli illeciti connessi ai rifiuti e al loro smaltimento.
Comunque specializzarsi non significa diminuire i propri ambiti di intervento ma semplicemente ricercare quel valore aggiunto che consenta al corpo di crescere in professionalità, capacità e autorevolezza.

Quali risultati ha raggiunto la polizia provinciale?
Pur avendo un limitato numero di agenti, in rapporto all’estensione della Provincia di Milano, riusciamo a tenere sotto controllo il territorio e portare a termine numerosi interventi, come ad esempio “ Star Wars”.
Una maxi operazione, durata più di 10 mesi, che ha visto sequestrare un’area, utilizzata come discarica abusiva, di migliaia di metri quadrati nel Comune di Desio, e condurre in carcere otto dei venti indagati per: traffico illecito di rifiuti, ricettazione, furto, associazione per delinquere e incendio doloso. I nostri risultati sono stati eccezionali e sono stati riconosciuti dalle autorità e dalle altre forze dell’ordine.

Da poco più di due anni avete in dotazione il primo laboratorio mobile ambientale in Italia per le polizie locali. Come viene impiegato?
Il laboratorio mobile per la tutela dell’ambiente è un veicolo tecnologicamente avanzato dotato di sofisticati strumenti scientifici in grado di rilevare la presenza di inquinanti nelle matrici acqua, suolo e aria.
Le sue finalità sono quelle di permettere un’analisi quantitativa dell’inquinamento fin dalle primissime fasi degli accertamenti e/o delle indagini, senza sostituirsi in alcun modo all’organo tecnico per l’eccellenza, l’Arpal (Agenzia regionale per l’ambiente della Lombardia). Con questo progetto abbiamo l’ambizione di rispondere in maniera sempre maggiore alle esigenze di sicurezza dei ttadini e alle aspettative di un servizio più mirato e professionale. 
                   
L’altra novità della Polizia provinciale riguarda la nuova centrale operativa. Quali sono le innovazioni che avete introdotto?
La nuova centrale operativa nasce dal potenziamento della centrale già esistente e dall’integrazione di nuove funzioni, risorse e tecnologie.
Tra le innovazioni si annoverano l’attivazione del servizio 24 ore su 24, le nuove tecnologie informatiche e l’investimento in risorse umane e strumentali. Grazie alle tecnologie avanzate in nostro possesso, disponiamo anche di un sistema di monitoraggio che mostra “in diretta” le attività delle pattuglie e che ci permette di supportarle e coordinarle durante gli interventi. In più, particolare cura è dedicata alla preparazione e alla formazione continua e professionale dei nostri operatori.

Quali sono i progetti che il corpo di polizia provinciale ha intenzione attuare nel prossimo futuro?
Sicuramente il progetto di sicurezza partecipata insieme a tutti i comuni milanesi, enti e forze dell’ordine.
Un progetto con il quale sviluppiamo programmi speciali di sicurezza urbana e di controllo del territorio, con una scelta di obiettivo particolare.