Milano, giovane coppia assalita da dieci uomini fuori dalla discoteca Alcatraz, prima la tentata rapina e poi l'abuso sessuale sulla 19enne

Tentata violenza sessuale e rapina: arrestato un 36enne egiziano, caccia agli altri membri del branco. Le vittime sotto shock chiedono giustizia. Continua il silenzio del sindaco Sala.

Nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 gennaio, una serata di svago si è trasformata in un incubo per una giovane coppia a Milano. All'uscita dalla discoteca Alcatraz, i due sono stati aggrediti da un gruppo di circa dieci uomini, presumibilmente di origine nordafricana. L'attacco, avvenuto nelle prime ore del mattino, ha visto la ragazza, una studentessa di 19 anni, vittima di tentata violenza sessuale, mentre il suo compagno è stato picchiato nel tentativo di difenderla.

La dinamica dell'aggressione

Secondo le ricostruzioni, la coppia stava lasciando l'Alcatraz quando è stata circondata dal gruppo. Gli aggressori hanno inizialmente tentato una rapina, ma la situazione è rapidamente degenerata. La giovane è stata separata dal fidanzato e trascinata in una zona appartata, dove hanno cercato di abusare di lei. Le sue urla hanno attirato l'attenzione di alcuni passanti, costringendo il gruppo a fuggire prima di consumare la violenza.

Intervento delle forze dell'ordine

La polizia, allertata dai testimoni, è giunta rapidamente sul posto. Grazie alle descrizioni fornite, è stato possibile arrestare uno degli aggressori, un uomo di origine nordafricana, mentre gli altri sono riusciti a dileguarsi. Le autorità hanno avviato una caccia all'uomo per identificare e arrestare i restanti membri del gruppo.

Le condizioni delle vittime

La giovane, in stato di shock, è stata trasportata all'ospedale per le cure del caso e per gli accertamenti medici necessari. Il fidanzato ha riportato contusioni e ferite lievi, ma è stato dimesso dopo poche ore. Entrambi sono stati ascoltati dagli investigatori per fornire dettagli utili alle indagini.

Reazioni della comunità

L'episodio ha suscitato indignazione nella comunità locale. I residenti della zona hanno espresso preoccupazione per la sicurezza nelle aree circostanti i locali notturni. «Non è la prima volta che accadono episodi del genere. Chiediamo maggiori controlli e una presenza più costante delle forze dell'ordine», ha dichiarato un abitante del quartiere.

Le indagini in corso

Le autorità stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell'area per identificare gli altri membri del gruppo. Inoltre, sono stati raccolti campioni biologici che potrebbero aiutare nell'identificazione degli aggressori. La polizia invita chiunque abbia informazioni a farsi avanti per contribuire alle indagini.

Sicurezza e prevenzione

Questo grave episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle zone della movida milanese e pone l'accento su una questione che molti ritengono irrisolta: il proliferare di bande criminali, spesso di origine nordafricana, che agiscono indisturbate nelle strade della città. Tuttavia, il mancato intervento pubblico del sindaco Giuseppe Sala sta sollevando pesanti critiche.

Molti cittadini accusano il primo cittadino di immobilismo, sottolineando come episodi di violenza e criminalità siano ormai una costante a Milano. «È inaccettabile che si continui a negare l'evidenza e che la sicurezza dei milanesi venga trascurata in nome di un approccio che sembra minimizzare questi fenomeni», ha dichiarato un residente esasperato.

Le istituzioni locali, secondo gli osservatori più critici, sembrano poco propense a prendere decisioni drastiche per contrastare una situazione che si fa sempre più preoccupante. Gli abitanti chiedono misure concrete: un incremento della presenza delle forze dell’ordine, un monitoraggio più stringente delle aree sensibili e una chiara presa di posizione contro chi perpetra violenze e insicurezza.

Il silenzio del sindaco Giuseppe Sala, per molti, equivale a una sottovalutazione della gravità del problema, alimentando un clima di sfiducia e indignazione tra i cittadini. «Milano merita di più: non possiamo accettare che la nostra città venga lasciata in balia di bande che minano la tranquillità e la libertà di chi la vive», ha concluso una signora che abita in via Vatellina.

Giulio Carnevale