Milano, il rapper Zaccaria Mouhib in arte Baby Gang indagato per resistenza: fugge abbandonando l’amico, arrestato

De Corato: «Reagiscono al controllo di Polizia. Non mi stupirei se il sindaco Sala, dopo Rondo e Sacky ad aprile 2021, voglia incontrare a Palazzo Marino anche questo personaggio»

Zaccaria Mouhib in arte Baby Gang

Zaccaria Mouhib in arte Baby Gang

Ancora guai giudiziari per Baby Gang, nome d'arte del rapper ventenne Zaccaria Mouhib. Ieri, mentre era assieme ad un amico a bordo di uno scooter, non si è fermato ad un primo controllo, in zona piazzale Loreto a Milano, e poi ha aggredito gli agenti e infine è scappato. L'amico è stato arrestato dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale, su ordine del pm di turno Elisa Calanducci, mentre il rapper è scappato ed è stato indagato a piede libero sempre per resistenza.
«Sono passati appena 4 giorni da quando l’assessore Granelli ha detto in commissione, a Palazzo Marino, che in zona Loreto -Costa non esiste alcun problema di sicurezza.  A smentire le sue parole ci ha pensato Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang. Il rapper è noto principalmente per i reati commessi,di cui si è reso autore. Questa volta l’aggressione ai due poliziotti è scattata perché gli agenti si erano “permessi” di fermarlo in via Costa a Milano a bordo di uno scooter. Se andrà avanti di questo passo, le note del tintinnio delle manette saranno quelle che conoscerà di più nella sua carriera da pseudo musicista»,commenta così l’accaduto l’assessore alla sicurezza, polizia locale ed immigrazione di Regione Lombardia Riccardo De Corato. Aggiunge l’assessore: «Oggi, in occasione del 170 anniversario della Polizia, il Questore Petronzi è tornato sulla vicenda rapper, sottolineando che non vi è alcuna guerra rispetto a questa cultura musicale, ma spesso ci troviamo davanti ad episodi criminali che come tali vanno inquadrati. Quello che rattrista è che questi bulli delinquenti siano diventati il mito per alcuni giovani. Il segnale forte che devono dare le istituzioni deve essere quello diametralmente opposto a quanto fatto dal sindaco Sala: la comprensione per chi commette crimini non può esistere. Incontrare nelle sedi istituzionali questi delinquenti, che, come unico merito, hanno quello di mettere in rima tutto, è un segnale devastante. La politica deve saper dare dei valori e non accettare e voler comprendere quei ragazzi svogliati che hanno come unico obiettivo quello del guadagno facile, magari compiendo anche qualche reato. Il centrosinistra, ormai, ha nel suo DNA la “giustificazionite”: ogni cosa che succede è colpa della società cattiva che non ha saputo intercettare il bisogno di certi giovani. Non mi stupirei se il sindaco, dopo Rondo e Sacky ad aprile 2021, voglia incontrare a Palazzo Marino anche questo personaggio. Ricordo che disse: “Ci dobbiamo provare insieme e anche con un atteggiamento mai da puzza sotto il naso. Siamo un'unica comunità. E chi è più debole va aiutato, senza demagogia”. Visti i risultati posso consigliargli di cambiare strategia. Esprimo tutta la mia solidarietà – conclude l’Assessore- ai due agenti feriti durante lo svolgimento del loro lavoro».