Milano, movida, multe e controlli a fiume ai pubblici esercizi, De Corato: «A Minimarket, autobar e abusivi nessuna sanzione»

Goggi (Socialisti per Milano e Milano Liberale): «Il protocollo sulla movida è anomalo: va riscritto. È stato discusso con gli esercenti, ma non con i cittadini»

Destra o sinistra le decisioni del sindaco Sala non piacciono

Milano (8 agosto 2021) – «Ieri i carabinieri hanno sanzionato tre esercenti sorpresi a vendere bottiglie di birra in vetro agli avventori oltre le ore 22.00, quindi in violazione dell’ordinanza con cui da ieri Palazzo Marino ha vietato dalle 22 alle 5 di mattina la vendita di cibi e bevande d'asporto in contenitori e bottiglie di vetro o lattine nelle zone della movida. Nei loro confronti sono state elevate contravvenzioni per un totale di 3.000 euro. Ma come è possibile che non ci sia neanche una multa nei confronti dei minimarket etnici, o furgoni che vendono birra e altri alcolici tutte le notti per le strade della Movida? Su questi tutto tace perché non vengono toccati. I controlli vengono fatti soltanto sui soliti locali e vengono “dimenticati” tutti quelli che gestiscono minimarket o addirittura vendono la birra per strada fregandosene di ogni regola! E’ un trattamento inaccettabile!», afferma il consigliere Comunale di Fratelli d’Italia a Milano, assessore regionale alla sicurezza e membro della Direzione Nazionale di FdI, Riccardo De Corato. Secondo il candidato sindaco Giorgio Goggi dei Socialisti per Milano e Milano Liberale, il protocollo stipulato per limitare la movida selvaggia sconta una grave anomalia, è stato discusso con gli esercenti, ma non con i cittadini. «Gli esercenti sono quelli che hanno tutto da guadagnare dalla movida e dal sul prolungamento notturno fino alle ora del mattino. I residenti sono quelli che ne sopportano i danni, con rumore fino e oltre i 90 decibel e quantità enormi di persone vocianti ammassate nelle strade – spiega Goggi -. Non è stata fatta alcuna modifica dei regolamenti che lasciano agli esercenti libertà nel decidere gli orari, con locali che chiudono alle cinque del mattino. La notizia è che ci saranno vigilanti privati (polizia e polizia municipale da tempo hanno smesso di intervenire) che modereranno la movida. Ora, cosa ci dobbiamo aspettare da personale pagato dagli esercenti? E per di più con le modeste tariffe previste dal protocollo. Ma in questi casi non sarebbe giusto stare dalla parte dei più deboli e dei danneggiati? Una cosa ci dobbiamo chiedere: Il Comune sta dalla parte dei cittadini?»