Milano, operazione “Strade Aperte”: obiettivo 35 km di piste ciclabili entro ottobre

21 km sono già stati realizzati e percorribili. De Corato: «Viabilità rovinata dalle carreggiate ristrette. Le piste andavano fatte sui marciapiedi»

Dallo scorso 30 aprile, quando è stato lanciato il programma Strade Aperte, ad oggi, a Milano sono stati conclusi 18 cantieri ciclabili, per un totale di oltre 21 km già percorribili in bicicletta o monopattino dai cittadini che scelgano questi mezzi alternativi per gli spostamenti urbani. Con questi numeri pare sempre più vicino l’obiettivo di 35 chilometri di piste ciclabili previsto per il 15 ottobre. «Avevamo fatto una promessa - dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità - e oggi siamo vicini alla meta che ci eravamo prefissati. Queste strade integrano la nostra rete di percorsi ciclabili e oggi costituiscono una vera alternativa all’automobile integrandosi con il trasporto pubblico per consentire spostamenti agili, veloci e sicuri a chi sceglie la mobilità sostenibile». L’Amministrazione cittadina ribadisce che si tratta di interventi utilissimi proprio perché realizzati su strade dove spesso accadevano incidenti con feriti, che vedevano coinvolti soprattutto pedoni, ciclisti e motociclisti.

Di tutt’altro avviso Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, che critica aspramente i presupposti del progetto. «Considerato che da alcuni studi dell’Università Bicocca e Pirelli risulta che alla ripresa delle attività la percentuale dei lavoratori che preferirà raggiungere il proprio luogo di lavoro in auto piuttosto che con i mezzi di trasporto pubblico passerà da 20 a 70, - osserva l’assessore - forse sarebbe meglio dire: ad ottobre Milano sarà un groviglio di piste ciclabili che rovineranno la viabilità con il traffico veicolare in tilt». Le prove di quanto affermato, secondo De Corato, sono documentabili da quanto già si può riscontrare nelle zone dove, negli ultimi mesi, sono sorte piste ciclabili, fra san Babila e Sesto, in Lorenteggio e lungo la cerchia dei Navigli. «La Giunta, spinta dalla foga green, continua a restringere carreggiate in favore delle piste che sarebbe stato meglio fare sui marciapiedi come fatto dal Centrodestra in via Padova, come hanno ribadito persino gli ambientalisti, sostenuti anche dal consigliere comunale del Pd Carlo Monguzzi. Con queste piste ciclabili così fatte - conclude De Corato - e con il traffico che ci sarà una volta riprese le attività, i primi a pagare il prezzo più alto in termini di incidentalità saranno i ciclisti e coloro che utilizzano i monopattini elettrici».

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