Rapisce il figlio dalla comunità cui era stato affidato: marocchino in manette a Milano

L’uomo, con diversi precedenti, è penetrato nella struttura in provincia di Alessandria, ha ferito una operatrice e una ospite con un coltello ed ha portato via il bambino, affidandolo poi ad una coppia di amici

Il nordafricano viveva con la compagna in case Aler occupate abusivamente

Ha portato via con la forza il figlio di due anni dalla comunità cui il piccolo era stato affidato assieme alla mamma ed ai due fratellini. Per questo un marocchino di 24 anni è stato arrestato dalla polizia a Milano con l’accusa di sottrazione di minore. S.M., con precedenti per reati contro il patrimonio e oltraggio a pubblico ufficiale, era agli arresti domiciliari per aver aggredito i quattro agenti della polizia Locale milanese che, alcuni mesi fa, avevano eseguito il decreto di allontanamento dai genitori a causa delle condizioni non idonee in cui vivevano i piccoli di due anni, quattordici e due mesi. Assieme alla compagna, un'italiana di 32 anni con precedenti, il maghrebino viveva in case occupate dell'Aler. Nella notte tra il 28 e il 29 marzo l'uomo è entrato nella comunità sita in provincia di Alessandria, ha ferito con un coltello un'operatrice e un'ospite della struttura e ha portato via il bambino. Successivamente S.M. ha affidato il piccolo ad una ignara coppia di amici residente a Monza, raccontando loro solamente di doversi assentare per motivi di lavoro. Nei giorni scorsi, anche a seguito della denuncia da parte dei responsabili della comunità da cui il bimbo è stato portato via, il 24enne è stato rintracciato dalla polizia in via Trasimeno, davanti a uno degli alloggi che aveva occupato di recente, mentre concedeva una intervista ad una troupe de “Le Iene”. Al momento dell’arresto S.M. non ha voluto rivelare dove si trovasse suo figlio, ma le forze dell’ordine hanno eseguito una ricerca a tappeto tra le sue conoscenza e, alla fine, sono giunti dalla coppia di Monza, completamente all’oscuro dell’accaduto.
Redazione Web