Autovelox sulla Val Tidone attivi dal 19 ottobre, Fusco: «Basta spremere gli automobilisti come limoni»

«Prima di pensare a strumenti per fare cassa bisogna essere sicuri che la strada abbia tutto ciò che occorre per soddisfare le esigenze di chi deve percorrerla»

Ettore Fusco davanti a uno dei nuovi autovelox sulla Val Tidone

Ettore Fusco davanti a uno dei nuovi autovelox sulla Val Tidone

La Città Metropolitana di Milano ha concluso, nell’ambito del programma di azioni previste dal Progetto Sicurezza Milano Metropolitana, l’intervento che ha interessato la Val Tidone. Nello specifico, sulla ex S.S. 412, dove i limiti di velocità sono fissati a 70 km/h, da lunedì 19 ottobre entrerà in funzione un sistema di rilevazione automatica della velocità media dei veicoli dal Km 1+480 al Km 2+433 in direzione Landriano e dal Km 2+433 al Km 1+480 verso Milano. Il sistema sarà inizialmente attivo solo in orario notturno, nella fascia oraria dalle 22 alle 6 del mattino seguente. «E così alla fine Città metropolitana attiva gli autovelox dopo avere acceso qualche lampione di quelli che aspettavamo da anni, sperando che restino almeno accesi fino alla prossima pioggia - tuona Ettore Fusco, Consigliere metropolitano della Lega e vicesindaco di Opera -. Ma dove sono le barriere antirumore? E la segnaletica idonea? Ed il ponte pedonale di Noverasco? E quello ciclopedonale che procede con una lentezza irritante? E l’asfalto ammalorato?». Prima di pensare a strumenti per fare cassa, sostiene a tal proposito il Consigliere di palazzo Isimbardi, bisogna essere sicuri che una strada abbia tutto ciò che occorre per soddisfare le esigenze di chi deve percorrerla. «Non più di due settimane fa – conclude Fusco - la vicesindaco Arianna Censi dichiarava in un video che gli autovelox a pochi mesi dall’installazione scendono a incasso zero perché i cittadini imparano a rispettare i limiti. Eppure, bilancio metropolitano alla mano, nel 2019 quegli autovelox installati da anni hanno incassato 54 milioni di euro».

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