Opera, amministrative 2025: intervista a Giuseppe Calcagno, candidato del centrosinistra
«Ho incontrato molti cittadini ed ho raccolto le loro richieste: sanità, sistemazione del cimitero, manutenzione degli edifici, trasporto pubblico»

Giuseppe Calcagno
Alle amministrative del comune di Opera (MI), che si terranno il 25 e 26 maggio 2025, tre sono i candidati che concorrono al ruolo di sindaco. Tra questi Giuseppe Calgagno, per la lista “Il centrosinistra con Calcagno sindaco”, sostenuta dalla coalizione di centrosinistra.
Perché ha deciso di candidarsi?
«Perché è ora di cambiare aria, c'è bisogno di
novità e cambiamento. E io sono il vero volto nuovo della politica qui a Opera».
Quali sono, secondo lei, le priorità per migliorare la
macchina comunale anche alla luce dei due commissariamenti?
«Questione morale, onestà, trasparenza e legalità;
principi imprescindibili per evitare commissariamenti, come è successo per
l'arresto del sindaco avvenuto nel 2021. E poi puntare sulle proprie
competenze: sono laureato in Scienze bancarie e assicurative e ormai da 20 anni
lavoro in Pianificazione economica, in particolare in cost control per
un'importante banca italiana. Infine, occorre sistemare l'organico in tutti gli
uffici che attualmente sono sotto staffati».
E quali, invece, quelle dei cittadini?
«Il primo problema per cui ci chiedono di intervenire
tempestivamente, è quello della sanità; la carenza di medici di base costringe
molte persone a spostarsi a Pieve Emanuele o a Locate di Triulzi, con grave
disagio per anziani e persone fragili. Per questo motivo vogliamo riaprire la
ex Asl ormai chiusa da anni, come casa di comunità o poliambulatorio, rendendo
i servizi accessibili anche per le categorie più deboli. Secondo, ci chiedono a
gran voce di sistemare il cimitero, purtroppo abbandonato da diversi anni. Una
volta in Comune attueremo l’attuale Piano Regolatore Cimiteriale approvato alla
fine del 2024 ma non ancora attuato per le avvenute dimissioni del sindaco a ottobre
2024, a ciò dobbiamo creare un progetto seguendo le linee guide del piano
regolatore».
Quali sono le principali problematiche che ha
riscontrato in città?
«Ci sono tante problematiche legate alle manutenzioni
di tutti gli edifici scolastici, sportivi e del Comune. Infiltrazioni d’acqua soprattutto ai
primi acquazzoni di fine estate; vogliamo sistemare tutto ciò con manutenzioni
periodiche e programmate, per prevenire questi disagi».
Il tema dei trasporti è uno di quelli che interessano
i cittadini; saltato il progetto dell'S13, quali sono le vostre idee per
migliorare i collegamenti e dove reperire i fondi?
«Il trasporto pubblico è un altro importante tema da
trattare, noi puntiamo sul prolungamento del tram 24 fino a Noverasco, che già
si trova inserito nel PGT del Comune di Milano del 2019. Poi da Noverasco
metteremo una navetta di collegamento con Opera e la stazione di Locate, dove
poter sfruttare il treno che collega Locate con Milano. Sappiamo che dal 2027
ci sarà il raddoppio della linea ferroviaria, ma così si eviteranno disagi aspettando
un treno ogni 15 minuti ed eventuali salti di corse».
Altro tema importante è quello dei medici di base,
come intendete gestire la carenza sul territorio?
«Come già specificato, vogliamo fronteggiare questo problema con la
riapertura dell'ex Asl di via Allende».
È necessario l'incremento di agenti di Polizia Locale
sul territorio? Con quali fondi intendete coprire le nuove assunzioni?
«La legge dice di avere un vigile urbano almeno ogni 1.000 abitanti, quindi
noi vogliamo tendere ad un organico complessivo di 14 vigili per raggiungere il
corretto rapporto. Opera conta circa 14.300 abitanti».
Quali i progetti per il Palazzetto dello Sport e come
intendete sovvenzionarli?
«Il Palazzetto dello Sport va aperto, abbiamo pensato di creare un consorzio
di società: sportive, mediche (nell'ambito sportivo) e della ristorazione (bar
o piccolo ristorante come servizio per i tifosi). Cosa fondamentale costruire e
studiare il business case/conto economico per capire se eventualmente deve
partecipare anche il Comune per coprire i costi di gestione».
Quali i primi interventi in tema di politiche sociali,
sport e cultura?
«Su cultura, sport e politiche sociali, voglio fare una vera e propria
rivoluzione. Voglio sedermi a un tavolo con tutte le associazioni presenti nel
territorio e con i giovani per ridisegnare la nuova città di Opera da lasciare
in eredità ai nostri figli. Un progetto lungimirante, che non faccia parlare di
Opera come città dormitorio. Voglio una città ricca di salotti culturali. La
cultura è il modello virtuoso a cui vogliamo tendere. Per tutti i progetti le
coperture finanziarie ci sono perché il Comune ha chiuso un bilancio con un
utile di milioni di euro; pertanto, al momento non sussiste alcun problema in
merito».
Elisa Barchetta