Opera, amministrative 2025: intervista a Ettore Fusco, candidato del centrodestra

«Opera ha bisogno di stabilità e progettualità, per uscire da un periodo di commissariamenti ed un triennio di disastrosa gestione che ha rallentato lo sviluppo della città per incompetenza e inadeguatezza»

Ettore Fusco

Ettore Fusco

Si avvicinano le amministrative del comune di Opera (MI); abbiamo intervistato, quindi, i candidati sindaci che concorrono alle elezioni del 25 e 26 maggio 2025. Il primo a rispondere alle nostre domande è Ettore Fusco, per la lista “Fusco per Opera”, sostenuto dalla coalizione di centrodestra.

 

Fusco, lei si è già candidato ed è stato sindaco per due mandati, cosa ritiene di poter ancora fare per il suo comune?
«Mi candido per continuare a lavorare con responsabilità e competenza per il bene di Opera. Ho già avuto l’onore di servire i cittadini per due mandati, durante i quali abbiamo raggiunto risultati concreti: dalla riqualificazione delle scuole all’ampliamento dei servizi sociali, fino all’attenzione alla sicurezza».

Quali sono, secondo lei, le priorità per migliorare la macchina comunale anche alla luce dei due commissariamenti? «La priorità è rimettere in moto la macchina comunale, rafforzando l’efficienza degli uffici, migliorando i servizi digitali e potenziando la formazione del personale. Occorre ricostruire il rapporto tra amministrazione e cittadini, riportando fiducia e trasparenza nella gestione pubblica».

E quali, invece, quelle dei cittadini?
«I cittadini chiedono sicurezza, decoro urbano, attenzione ai giovani e sostegno alle famiglie. L’ascolto del territorio sarà al centro della nostra azione, così come il rilancio della socialità e delle aree verdi».

Quali sono le principali problematiche che ha riscontrato in città? «Tra le criticità principali, segnalo la carenza di trasporti adeguati, l’abbandono di alcune strutture comunali e una diffusa sensazione di insicurezza».

Il tema dei trasporti è tra quelli che interessano i cittadini; saltato il progetto dell'S13, quali sono le idee per migliorare i collegamenti e dove reperire i fondi?
«Il fallimento del progetto S13 ha lasciato un vuoto importante, ma non ci arrendiamo: lavoreremo con Città Metropolitana e Regione Lombardia per rafforzare le linee esistenti e garantire, grazie al Governo, la fermata S13 a Zerbo e la linea M6 fino a Locate Triulzi con fermate a Noverasco e Opera. I fondi? Cercheremo risorse europee, statali e bandi regionali».

Altro tema importante è quello dei medici di base, come intendete gestire la carenza sul territorio?
«Ci attiveremo per attrarre nuovi medici di base anche attraverso incentivi comunali, convenzioni e supporto logistico. È necessario un patto locale per la salute che coinvolga ATS, medici e istituzioni. Inoltre, riprenderemo il progetto della Casa della Comunità che Regione Lombardia aveva garantito a Opera nella ex Asl».

È necessario l'incremento di agenti di Polizia Locale sul territorio? Con quali fondi intendete coprire le nuove assunzioni?
«Prevediamo l’assunzione graduale di nuovi agenti di Polizia Locale, compatibilmente con i vincoli di bilancio, anche grazie a fondi statali e riorganizzazioni interne. Inoltre, nuove telecamere, presidio del territorio e riapertura della centrale operativa distaccata a Noverasco».

Quali i progetti per il Palazzetto dello Sport e come intendete sovvenzionarli?
«Il Palazzetto dello Sport può diventare un centro di aggregazione giovanile e sportiva: vogliamo completare gli interventi avviati e valutare l’ingresso di partner privati per la gestione sostenibile della struttura».

Quali i primi interventi in tema di politiche sociali, sport e cultura? «Metteremo in campo azioni immediate: sostegno agli anziani, inclusione per i più fragili, promozione delle associazioni locali, eventi culturali diffusi e sport per tutti. Perché Opera merita un’amministrazione solida, competente e vicina alla gente».

Elisa Barchetta