Opera, il Sindaco scrive a Città Metropolitana e alla Prefettura: «bene l’illuminazione, ora risolviamo le altre criticità»

Nucera: «Un grande risultato che supera le condizioni di estrema pericolosità per tutti i miei cittadini che quotidianamente percorrono l’ex statale. Ora bisogna risolvere anche le altre criticità»

Antonino Nucera

Antonino Nucera

Opera, 8 ottobre 2020 - Ieri sera, è stata riattivata l’illuminazione sul tratto operese della Val Tidone, all’altezza  dello svincolo della tangenziale ovest. Un passo importante per la messa in sicurezza di una tra le strade più trafficate  del sud Milano.

«Si tratta di un grande risultato che supera le condizioni di estrema pericolosità per tutti i miei cittadini che quotidianamente percorrono l’ex statale. Ora bisogna risolvere anche le altre criticità». Così il Sindaco Nucera scrive a Città Metropolitana per sollecitare l’esecuzione degli altri interventi già segnalati più volte come ad esempio la posa dell’asfalto antirumore nel tratto della provinciale che si sviluppa tra le vie Golgi e Moneta, nonché lo sfalcio della vegetazione e della posa di adeguata segnaletica stradale. «Ricordo inoltre, al fine di ridurre l’inquinamento acustico – spiega il sindaco Nucera nella sua lettera -  l’urgenza del posizionamento delle barriere fonoassorbenti per la riduzione delle emissioni sonore provenienti dal traffico veicolare». Questo ovviamente, prima che la decisione di Città Metropolitana di attivare gli autovelox diventi esecutiva.

C’è poi la questione relativa al cantiere per la realizzazione del ponte ciclopedonale che collegherà Mirasole a Noverasco, demolito anni fa dopo i cedimenti strutturali registrati. Si tratta di un intervento che il sindaco ha fortemente sollecitato sbloccando una situazione in fase di stallo da troppi anni.

Così, a ottobre 2019 ha preso il via un  intervento a cura di Città Metropolitana, stimato in 28 settimane di cronoprogramma e sostenuto economicamente nella sua totalità da Locate District SpA, aggiudicato per un valore di circa 1 milione 200 mila euro: un traguardo importante dal punto di vista della sicurezza stradale e di incentivazione della mobilità sostenibile. Le criticità degli ultimi tempi, però, hanno portato il sindaco a prendere carta e penna e scrivere al Prefetto.

«Ad oggi - si legge nella lettera rivolta al vertice di Corso Monforte -  al netto del periodo di stop delle cantierizzazioni imposto dal lockdown risalente alla scorsa primavera, siamo ancora in alto mare: l’estrema lentezza che sta caratterizzando la realizzazione del manufatto e la realizzazione di un restringimento della carreggiata lungo il tratto di strada che costeggia l’uscita della Milano Serravalle nel territorio operese, stanno creando enormi disagi a migliaia di  operesi  e non costretti a subire le conseguenze di un intensissimo traffico veicolare e di tempi di percorrenza a dir poco biblici».  Nonostante i numerosi solleciti, le società si rimandano le responsabilità.
«Alla luce di questi continui rimpalli di responsabilità che penalizzano esclusivamente la cittadinanza che ho il dovere di tutelare – ha concluso Nucera - ho chiesto l'intervento del Prefetto per uscire da un empasse che rischia di avere ripercussioni sull’ordine pubblico, in quanto più volte è stato ipotizzato di ricorrere a manifestazioni di protesta, compreso il blocco della Val Tidone».