Pandino, variante al Pgt: via i campi da tennis, arriva un supermercato

L'assessore all'Urbanistica del comune di Pandino, Fabio Fornoni, lunedì sera ha descritto alla cittadinanza la variante al Pgt che sarà votata in consiglio comunale entro marzo. «Il Pgt vigente prevede ambiti di espansione molto vasti, che, al momento attuale, non sono attuabili, perciò abbiamo deciso di dividerli per renderli più facilmente realizzabili». Si scorporano quindi le aree residenziali, si annulla l'area di edilizia economica popolare di Nosadello (non vi è nessuna cooperativa edile che voglia costruirvi) che diventa area residenziale.

L'area di via Ada Negri ospiterà alloggi protetti per anziani realizzati come piani di recupero con la collaborazione dell'Osp dei Poveri e un'area di interscambio per mezzi pubblici dove ora si trova il parcheggio. Se l'area di interscambio sarà realizzata, il supermercato Ld non disporrà più di un parcheggio e si auspica di spostare il supermercato nell'area ex deposito di Adda Trasporti. Area che non è più destinata ad ospitare il cinema, perché “amaramente ci siamo resi conto che non è fattibile”. Quindi l'area, di 6mila mq, sarà a destinazione terziario (con il supermercato) e direzionale. I commercianti sono preoccupati: «Si creerà un polo esterno che ci farà concorrenza», ha commentato Federico Bondioli.
A Nord del centro sportivo, nell'area dei campetti da calcetto e da tennis, si pensa di realizzare (a scapito dei campi stessi, il gruppo del tennis si sta già muovendo contro l'iniziativa) “ulteriori funzioni legati alla fisioterapia o al benessere, quindi terziario e terziario commerciale”, sperando che i privati investano nella realizzazione di una spa. Quindi addio campi da calcetto: il gruppo dei tennisti è già in rivolta. «Ci vogliono togliere i campi, che già adeso sono poco funzionali perché da anni chiediamo vengano riscaldati», ha tuonato Vania Scopelliti.
È stato - con grande rabbia dei baristi - tolto vincolo in centro storico che impedisce di aprire in centro storico pizzerie, ristoranti e bar, a patto che paghino una cifra più alta (rispetto agli edifici commerciali) per la cessione di standard. «Se arriveranno altri bar in centro, non riusciremo più a lavorare. Già ora facciamo fatica», ha fatto presente Barbara Mariani.
A commento, il sindaco Donato Dolini ha spiegato che “questi ultimi anni sono stati devastanti in primis nel comparto dell'edilizia. Per questo abbiamo deciso di dare maggior flessibilità e di rendere più semplice l'operatività e l'utilizzo del territorio. Siamo all'inizio di un percorso e attendiamo di ricevere le osservazioni per esaminarle criticamente: vogliamo confrontarci in modo molto franco e aperto”.

Silvia Tozzi