Paullo, fuga disperata nel fango: spacciatore arrestato dai Carabinieri
Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, ha tentato di sfuggire ai militari gettandosi in acqua, ma è stato fermato e trovato in possesso di droga e contanti

Un inseguimento a piedi, la corsa disperata tra i canali d’irrigazione e infine il tentativo estremo di nascondersi nell’acqua torbida. Ma il fango ha giocato contro di lui. È finita così la fuga di un 19enne marocchino, arrestato dai carabinieri del nucleo operativo di San Donato Milanese con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. L’operazione è scattata lunedì 24 marzo, intorno alle 16.15, quando una pattuglia ha notato movimenti sospetti tra Settala e Paullo. Alcuni individui si muovevano furtivamente nei campi a ridosso delle strade Cerca e Paullese, segnali inequivocabili di un’attività illecita in corso. I militari, insospettiti, hanno deciso di avvicinarsi a piedi, sorprendendo il giovane accovacciato vicino a una cabina dell’acqua, con un bilancino di precisione e della polvere bianca tra le mani. Alla vista delle divise, il 19enne ha gettato tutto a terra ed è scappato. L’inseguimento si è protratto tra i campi e due canali d’irrigazione, fino a quando il fuggitivo ha tentato di nascondersi in uno specchio d’acqua fangoso. Ma il terreno viscido e la vegetazione lo hanno rallentato, permettendo ai carabinieri di raggiungerlo e bloccarlo. Perquisito, il giovane è stato trovato in possesso di 325 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio, frutto dell’attività di spaccio. Accanto al bilancino, i militari hanno sequestrato un vero e proprio magazzino di droga pronto per la vendita: 43 grammi di cocaina, 73 di eroina e 39 di hashish. Già noto alle forze dell’ordine, il giovane era stato arrestato a Sondrio l’8 febbraio 2024 per reati analoghi. Dopo un periodo in carcere e ai domiciliari, era tornato in libertà a novembre, ma aveva ripreso immediatamente la sua attività illecita. Ora si trova di nuovo in stato di arresto. Il sostituto procuratore Enrico Pavone ha disposto la sua custodia nelle camere di sicurezza, mentre il giudice ha convalidato l’arresto e imposto il divieto di dimora in tutta la Lombardia.