Un consiglio comunale di fuoco a Paullo

Si è parlato del piano triennale delle opere e del bilancio preventivo tutta la notte

Consiglio comunale infuocato quello di Paullo del 23 aprile. Parecchi i punti all’ordine del giorno, tanto che la seduta consiliare è terminata dopo l’1.30 di notte. Gli argomenti salienti della seduta sono stati  l’approvazione del piano triennale delle opere e il bilancio preventivo 2010.  «Nonostante il periodo di crisi che ha obbligato la giunta a tagliare investimenti in maniera drastica, l'unico investimento interessante è stato la destinazione dei soldi per la costruzione della circonvallazione nord» hanno commentato dal gruppo consiliare del Pdl, che ha votato contro i due punti all’ordine del giorno. «Sono circa 800 metri di strada, che parte da via Aldo Moro a nord di Paullo, taglia i campi e arriva sulla rotonda di Tribiano in ingresso a Paullo, transitando sopra la Muzza con un ponte. Un’opera in bilancio da parecchi anni e sul programma di Mazzola da almeno 5 anni, ma non ancora messa in atto». Il Pdl ha voluto esprimersi anche sul bilancio previsionale: «Il bilancio è in profonda crisi economica e la giunta ha tagliato mediamente del 35% tutti i capitoli di spesa.
Le uniche entrate che prevedono, oltre alle tasse, sono gli oneri di urbanizzazione stimati e crollati a 400.000 euro dai 2.400.000 del 2009. Faranno mutui per le manutenzioni delle strade, saranno garantiti solo i costi del personale e le spese delle utenze e delle bollette. Anche i servizi sociali saranno soggetti a tagli indiscriminati».
Il consigliere Giancarlo Broglia, capogruppo di “A sinistra per cambiare”, di fronte a questa gravissima situazione di tagli e incertezze si è astenuto dal voto di bilancio. Il consigliere Broglia, durante la seduta, ha proposto d’istituire un fondo speciale anticrisi, partendo con 10mila euro da reperire, cancellando alcune spese in programma per la manifestazione “Cià che girum”.
La prima spesa riguardava il grande concerto del 6 maggio, che in genere porta artisti conosciutissimi a Paullo, e lo spettacolo pirotecnico del 9 maggio. «Per noi - ha commentato Broglia - sarebbe stato un gesto non simbolico, che la cittadinanza avrebbe compreso. Un segnale preciso  dell’amministrazione pubblica, niente fuochi per cominciare a discutere in maniera “corale”, maggioranza e opposizioni, con la comunità, i  licenziati, le imprese, la Caritas, su come aiutare oggi e pensare al futuro, in termini di solidarietà e partecipazione sociale, perché è veramente alto il rischio che sulle classi popolari, i lavoratori e le loro famiglie, cada tutto il peso della crisi economica». La proposta però è stata bocciata in consiglio.

Jennifer Marfia