Ciao...Fabrizio

|Gallery | Video |
Il cordoglio di una comunità alla famiglia e al Corpo di Polizia Locale di Peschiera, per la scomparsa dell'agente Mazzali

Marito e padre esemplare, con grande senso del dovere

Si sono svolti a Milano nella mattinata del 13 aprile i funerali del 48enne Fabrizio Mazzali, agente del Corpo della Polizia Locale di Peschiera Borromeo scomparso  improvvisamente per delle complicazioni insorte in  seguito ad una pleurite. L’autopsia ha confermato la causa della morte, amici e parenti non se ne fanno una ragione :«È stato dimesso da due strutture ospedaliere,  seguiva una terapia, ma nessuno aveva sottolineato che potessero esserci complicazioni di questo genere».  La chiesa SS. Nome di Maria di via Pitteri nel quartiere Lambrate ha visto l’ultimo saluto del “Gigante buono”, così lo soprannominavano i colleghi. Fabrizio lascia una moglie e tre figli di cui solo uno maggiorenne. Monica con il suo composto dolore, in religioso silenzio, ha accompagnato suo marito, nel suo ultimo viaggio, fiera del suo compagno, fiera del padre dei suo figli. Il Corpo della Polizia Municipale schierato sull’attenti, ha accolto il feretro, con il picchetto di onore, tributandogli un marziale e rispettoso saluto. Ai funerali hanno preso parte molti peschieresi, che in questo modo hanno voluto esprimere così il cordoglio di un intera città, che si è stretta intorno alla famiglia dell’ agente scomparso e al Corpo della Polizia Locale. Con i suoi modi gentili e educati aveva conquistato il cuore di tutti.  Marito e padre esemplare, con grande senso del dovere, era orgoglioso della sua famiglia, la scomparsa di Fabrizio, ha colto tutti impreparati. Un uomo che amava il suo lavoro ma che non aveva mai smesso di migliorarsi, era anche iscritto all’università, voleva laurearsi in Psicologia. Mentre il feretro veniva caricato sul carro funebre, mentre le sirene delle autopattuglie tributavano l’ultimo saluto a Fabrizio, l’intero Corpo della Polizia Locale di Peschiera si è stretto intorno ai famigliari di Fabrizio, “Riposa in pace, gigante buono”.
Giulio Carnevale

Il servizio video