Cosa c’entra il caso Bellaria con l’indagine Enpam?
First Atlantic Real Estate Enpam
L’Enpam, l’Ente di previdenza dei Medici con 350 mila iscritti, nell’occhio del ciclone della Guardia di Finanza per l’allegra gestione del patrimonio. Fra gli indagati, oltre ai vertici dell’Enpam, anche Daniel Buaron, ex Amministratore delegato e membro del Cda della First Atlantic Real Estate Holding Spa. Mala gestione dei fondi con incauti investimenti in derivati, acquisti di immobili a valori nettamente superiori a quelli di mercato, commissioni stratosferiche per i broker - fino al 7% contro una consuetudine del 3% - queste le pesanti accuse. Le indagini, condotte dalla procura di Roma, prendono avvio a giugno dell’anno scorso, a seguito di un esposto presentato da alcuni esponenti del Consiglio di Amministrazione dell’Enpam e dall’ordine dei Medici, che chiedono di fare luce nella gestione del patrimonio dell’Ente. Oggi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli investimenti compiuti con i fondi dell’Ente attraverso titoli finanziari di tipo derivato – con un alto tasso di rischio – per un ammontare complessivo di più di tre miliardi di euro, pari circa a un terzo dell’intero patrimonio della Fondazione, avrebbero generato perdite potenziali di circa 500 milioni di euro. Il risultato è che oggi, su un patrimonio di 11,12 miliardi, il 26,44% è composto da titoli ad alto rischio.
Come è stato riportato da tutta la stampa nazionale, le indagini sono sfociate nelle scorse settimane in un blitz della Guardia di Finanza che ha effettuato 47 perquisizioni a Roma, Milano, Genova, Firenze, Ferrara e Frosinone, nella sede dell’Enpam e anche nelle abitazioni di nove persone, tra cui quella del costruttore romano Antonio Pulcini, sequestrando documenti e computer. Anche Prelios Sgr (tra gli azionisti anche Marco Tronchetti Provera, Generali e Mediobanca) e IDeA Fimit Sgr che ha incorporato i fondi First Atlantic Sgr sono state coinvolte dalle indagini, partite dal principio dai derivati e poi allargate al secondo filone, che riguarda alcune operazioni immobiliari. Le compravendite ritenute sospette sono tre: una riguarda la vendita del prestigioso immobile, a due passi dalla Madonnina, de La Rinascente a Milano e due immobili in via del Serafico – zona Eur – a Roma. L' immobile della Rinascente è costato all'ente, il 24 marzo dell'anno scorso, 472 milioni; Prelios Sgr, che il 28 giugno 2007 lo aveva pagato 108,5 milioni in meno, ci ha guadagnato il 29,85%. Operazione conclusa dall’Enpam tramite il Fondo Ippocrate, fondo gestito dalla First Atlantic Real Estate Sgr, incorporata a fine 2011 da IDeA Fimit. Secondo i magistrati sarebbe importantissimo il ruolo nelle intermediazioni immobiliari del mediatore italo-israeliano Ofer Arbib, già consulente dell'Enpam per anni, nonché parente di Daniel Buaron. Gli affari migliori però sembrano quelli conclusi nella capitale. In particolare le vendite dei due immobili in via del Serafico, il primo acquistato il 31 marzo del 2009 dalla First Atlantic per 58 milioni di euro, facendo realizzare alla società venditrice, la Belgravia Invest, una plusvalenza del 100% – comprato a 29 milioni il 30 dicembre 2008 e venduto a 58 milioni tre mesi dopo, il 31 marzo 2009 –, il secondo ha fatto realizzare alla società venditrice, la Coedimo, una plusvalenza del 62,61% rispetto al precedente acquisto. Caso vuole che la First Atlantic Real Estate Holding S.p.a. sia una società ben nota ai nostri lettori perché coinvolta come attrice nelle vicende di cronaca locale riguardanti l’insediamento di Bellaria, una frazione del Comune di Peschiera Borromeo. Infatti è la proprietaria di una area – acquistata sempre tramite un Fondo di investimento chiuso – confinante con lo stabilimento della Mapei, una azienda chimica a rischio di incidente rilevante, che nei mesi scorsi è stata oggetto di un deciso intervento da parte dell’attuale Amministrazione comunale che ha ritenuto opportuno, nell’intenzione di tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini, votare l’avvio dell’annullamento parziale del Piano di Intervento Integrato riguardante la costruzione su quell’area di una scuola materna e di un parco pubblico. Vano è stato il tentativo della IDeA Fimit Sgr Spa, la compagnia che gestisce i fondi immobiliari First Atlantic, di convincere i componenti del Consiglio comunale, cui aveva inviato una comunicazione firmata dal direttore dell’Asset Management Rodolfo Petrosino, a non votare a favore dell’annullamento parziale. E il Sindaco, per nulla intimorito dal colosso First Atlantic, aveva replicato: «Non ci faremo intimidire da nessuno, prima la salute e poi gli interessi, andremo fino in fondo e garantiremo il rispetto delle normative vigenti». Così si intreccia “il caso Bellaria” con l’indagine Enpam.
Cristiana Pisani