Discussione furibonda sugli asili nido, Ortugno attacca la Bellini

Secondo l’opposizione (Base Democrati e PD) ciò comporterebbe il rischio di esclusione dalla graduatoria alle famiglie a medio e basso reddito, danneggiando così ulteriormente quella fascia di popolazione che, soprattutto in questo periodo, versa in condizioni di precarie. «La proposta presentata dalla Giunta a nostro avviso non era in linea con i criteri che devono ispirare un servizio fortemente “sociale”», dichiara Enrica Colom­bo, capogruppo di Base Demo­cratica. Il gruppo consigliare ha così suggerito, in maniera costruttiva, di posticipare, al 12 aprile la discussione, data la delicatezza e l’importanza dell’argomento. E così è stato. Di più animosa opinione il consigliere del Pd, Francesco Ortugno, il quale ha dichiarato che il regolamento è stato elaborato «da chi non conosce a fondo il sistema dei servizi sociali cittadino ed è stato avvallato da un assessore, la leghista Bellini, che ancora una volta si è dimostrata completamente inadeguata e incapace a gestire l’assessorato ai servizi sociali». Secondo il suo parere i punti del regolamento da modificare sono almeno tre: le caratteristiche per l’ammissione all’asilo, la modalità di selezione della coordinatrice del servizio, l’autorità delle famiglie che si trovano un comitato di gestione esautorato nel ruolo di controllo e supporto. La maggioranza a sua volta, dopo le incongruenze segnalate dall’opposizione, ha deciso di procrastinare la discussione per parlarne con più serenità e compostezza, nell’interesse della comunità, riconoscendo «l’atteggiamento serio e responsabile dei consiglieri Brunet, Caliendo, Colombo e Tabacchi». Un “riconoscimento” questo che pone le basi per un confronto civile e costruttivo, dal quale viene tuttavia estromesso Francesco Ortugno, incolpato di aver tentato di stravolgere e strumentalizzare la discussione, per soli fini elettorali.

M.Z.