Festa al Borsellino, per il campione Genny Di Napoli
22 settembre 2010
Ha voluto festeggiare il 20esimo anniversario in mezzo alla sua gente, a chi l’ha visto crescere come uomo e come campione. Vado al campo sportivo per intervistarlo e vedo correre verso di me un ragazzo tutto indaffarato, che con un bel sorriso mi chiede: «Sei tu la giornalista? Seguimi!». Ecco come Genny ha subito rotto il ghiaccio. D’altro canto, la sua è una vita tutta di corsa e io mi adeguo, anche se stare al passo con quelle lunghe gambe non è cosa semplice.
Vedo che sei nel pieno dei preparativi per questa sera. Cosa prevede il programma?
Faremo una bella festa dedicata all’atletica leggera con batterie di corsa sui 1.500 metri divisi per categorie. Correrò anch’io, così darò la possibilità a chiunque voglia confrontarsi di vincere la sfida.
Lo dici perché sai che non è possibile. Sei l’uomo più veloce!
Lo ero vent’anni fa. è una cosa che mi mette un po’ di tristezza sapere cosa potevo fare allora e ora non più…
Come si diventa grandi campioni?
Intanto, dietro a un atleta c’è una squadra di persone che lavorano per lui, quindi anche la vittoria va condivisa con il gruppo. Poi si devono fare grandi sacrifici, anche se si fanno a cuor leggero perché ami correre e competere. Mentre i miei amici andavano in discoteca io ero in pista ad allenarmi.
Come hai cominciato e perché sei venuto a festeggiare proprio qui?
Io sono di Zeloforamagno. Avevo cominciato con il tennis ma Claudio Valisa, che è tutt’ora il mio allenatore, mi ha notato in una corsa fatta per gioco e mi ha convinto a continuare. è nata subito una grande passione che mi ha fatto dimenticare tutto il resto. Voglio citare anche mio zio Peppino, che mi accompagnava agli allenamenti e mi riforniva di yogurt e brioches.
Detieni un record da vent’anni. Come ti sentiresti se qualcuno lo battesse?
è sicuramente un bel record, anche se avrei potuto fare meglio. Prima o poi qualcuno lo batterà e ne sarò felice anche se, naturalmente, mi dispiacerà un po’.
So che stai seguendo diversi progetti.
Sono da poco stato nominato dirigente della Puma, con cui collaborerò per sviluppare materiali da corsa. Poi facciamo tante attività per dare visibilità all’atletica leggera non professionista e lavoriamo nel sociale, ad esempio con i ragazzini disabili. Abbiamo anche fondato un canale televisivo che può essere visto attraverso il sito: www.trackandfieldchannel.tv
Chi vedi fra i tuoi successori?
Incontrerò oggi per la prima volta Giordano Benedetti, un ragazzo di Trento che Claudio (Valisa) ha notato. Sono sicuro che sentiremo ancora parlare di lui.
Vedo che sei nel pieno dei preparativi per questa sera. Cosa prevede il programma?
Faremo una bella festa dedicata all’atletica leggera con batterie di corsa sui 1.500 metri divisi per categorie. Correrò anch’io, così darò la possibilità a chiunque voglia confrontarsi di vincere la sfida.
Lo dici perché sai che non è possibile. Sei l’uomo più veloce!
Lo ero vent’anni fa. è una cosa che mi mette un po’ di tristezza sapere cosa potevo fare allora e ora non più…
Come si diventa grandi campioni?
Intanto, dietro a un atleta c’è una squadra di persone che lavorano per lui, quindi anche la vittoria va condivisa con il gruppo. Poi si devono fare grandi sacrifici, anche se si fanno a cuor leggero perché ami correre e competere. Mentre i miei amici andavano in discoteca io ero in pista ad allenarmi.
Come hai cominciato e perché sei venuto a festeggiare proprio qui?
Io sono di Zeloforamagno. Avevo cominciato con il tennis ma Claudio Valisa, che è tutt’ora il mio allenatore, mi ha notato in una corsa fatta per gioco e mi ha convinto a continuare. è nata subito una grande passione che mi ha fatto dimenticare tutto il resto. Voglio citare anche mio zio Peppino, che mi accompagnava agli allenamenti e mi riforniva di yogurt e brioches.
Detieni un record da vent’anni. Come ti sentiresti se qualcuno lo battesse?
è sicuramente un bel record, anche se avrei potuto fare meglio. Prima o poi qualcuno lo batterà e ne sarò felice anche se, naturalmente, mi dispiacerà un po’.
So che stai seguendo diversi progetti.
Sono da poco stato nominato dirigente della Puma, con cui collaborerò per sviluppare materiali da corsa. Poi facciamo tante attività per dare visibilità all’atletica leggera non professionista e lavoriamo nel sociale, ad esempio con i ragazzini disabili. Abbiamo anche fondato un canale televisivo che può essere visto attraverso il sito: www.trackandfieldchannel.tv
Chi vedi fra i tuoi successori?
Incontrerò oggi per la prima volta Giordano Benedetti, un ragazzo di Trento che Claudio (Valisa) ha notato. Sono sicuro che sentiremo ancora parlare di lui.
Valeria Giacomello
22 settembre 2010