I volontari del Gruppo Accoglienza Handicap Rete trovano la sede dell’associazione distrutta dai ladri. Il bottino? Le merende e i medicinali

Tutto indicava un maldestro tentativo di furto: ante di armadi spalancate, cassetti aperti e svuotati sul pavimento, serrature delle porte divelte. Gli sprovveduti rapinatori si sono introdotti nel salone tagliando il vetro di una piccola finestra posta sopra l’uscita d’emergenza, sul retro della struttura. In assenza di oggetti di valore o denaro, il bottino, se così lo si può chiamare, è stato però alquanto misero: la scatola del pronto soccorso, qualche torta confezionata, un sacchetto di patatine, alcuni cestelli d’acqua. Niente di più che la merenda di utenti e volontari. Cosa si aspettavano di trovare? Valeva la pena causare quei danni? Per di più a carico di un’Associazione che da anni ormai si occupa del tempo libero di portatori di handicap. «Non siamo nuovi a questo genere sorprese» ci dice Antonella Patruno, la presidentessa, «ma vedere la nostra sede in quello stato ci ha fatto un certo effetto; non ce lo meritiamo!». I volontari sono chiaramente indignati. L’Associazione ha regolarmente sporto denuncia contro ignoti; «i danni però restano e i soldi per colmarli, purtroppo, sono pochi».

Luca Ilgrande