Il meraviglioso saggio del Piccolo Circo dei Sogni

Molti gli ospiti, gli attori, gli addetti ai lavori e le autorità che erano presenti all’evento. E bisogna dire che il Piccolo Circo è un’occasione di visibilità, anche per il territorio del Sud Est Milano. Nel mese di maggio si sono esibiti circa duecento ragazzi di tutte le fasce d’età. E i più grandi? «Si sono iscritti, ma non hanno voluto andare in scena – spiega Orfei –. L’intento è quello di portare sul palco anche loro, l’anno prossimo». La scuola è nata, infatti, con l’obiettivo di formare professionisti, ma non manca chi ha voglia di sperimentarsi in queste discipline a livello amatoriale. «Le evoluzioni aeree – dice Paride – tessuti e trapezio attraggono molto le ragazze. Inoltre, i giovani sono molto interessati alla modalità di fare spettacolo del Cirque du Soleil e del cosidetto nouveau cirque». E chi per una volta non è stato con il naso all’insù e il fiato sospeso nel vedere atleti volteggiare nell’aria a grandi altezze? Si sa: il fascino del circo sta anche nel percepire che qualcuno sta correndo un rischio. «Innanzitutto – osservano gli artisti, oltre che gli insegnanti –, bisogna avere rispetto del pericolo. Insegniamo le tecniche per riuscire in un numero, ma il 90% delle persone, quando si deve confrontare con i primi esercizi, ha paura, anche chi pensa di non averne. Con il lavoro, un allievo arriva ad avere consapevolezza di sé e dei propri mezzi, anche psicologici. Impara ad avere una maggiore autostima». Una palestra, il Piccolo Circo, che funziona anche da trampolino di lancio. Infatti, alcuni giovani parteciperanno all’internazionale Golden Circus Festival di Roma. «Non solo, la scuola è stata scelta per un evento finalizzato alla promozione dell’attività di un’importante azienda con sede centrale in Germania – rende noto Nedeva – che si occupa di fotovoltaico e energie rinnovabili. Ora siamo in tournée in Italia, con i nostri ragazzi». Gli occhi puntati al presente, dunque, ma anche al futuro. E dall’anno prossimo non dovrebbe mancare qualche novità. «L’Amministrazione Comunale ci ha promesso l’assegnazione di un’area – specifica il gestore della scuola –; ci piacerebbe introdurre corsi di equitazione e arte equestre. Inoltre, vorremmo allestire uno spettacolo gratuito per festeggiare il nuovo spazio insieme ai cittadini e alla collettività». Una tradizionale storia. Quella del circo.

 Alex Marocchi