Il dramma degli acquirenti

In molti hanno acquistato gli appartamenti del PII di Bellaria. Le prime stime, fra chi ha prenotato l’appartamento e chi l’ha già rogitato, parlano di almeno un 70% di case vendute.

Quelle famiglie che hanno già rogitato, lo hanno potuto fare, nonostante non ci sia il Certificato di Agibilità, perché le normative permettono la commercializzazione di immobili privi del documento a patto che l’acquirente sia a conoscenza e accetti di acquistare l’immobile nello stato di fatto in cui si trova. Qualcuno degli acquirenti, sollecitato da un buono sconto da parte del costruttore, ha accettato senza condizioni; qualche altro, invece, ha preteso delle fideiussioni sulla vendita in caso che la faccenda non si risolva. 
Qualcun altro, ancora, non ne vuole sapere di rogitare fino a che non avrà la sicurezza che sia stato tutto definito ed è pronto a chiedere indietro il doppio della caparra per inadempimento del compromesso di vendita.
La cosa certa è che ci sono numerosi nuclei famigliari che stanno vivendo dei brutti momenti, qualcuno si trova ospite da parenti o amici in attesa di trasferirsi, qualcun altro  ha dovuto affittare una casa. In parecchi casi ci sono coppie in attesa del primo figlio che avevano programmato la  nascita nella nuova casa e invece, oltre l’ansia di una gravidanza, ora devono sopportare anche l’angoscia di un futuro economico incerto. Lo spettro di perdere i propri risparmi o di vedere svalutato il proprio investimento aleggia nell’aria, e non promette nulla di buono.
Giulio Carnevale