La rabbia del Comitato acquirenti del PII di Bellaria

Il 14 novembre, 7giorni è stato invitato a una riunione del Comitato spontaneo acquirenti del PII di Bellaria. Il Comitato si è costituito negli scorsi mesi per cercare di dare più incisività alle azioni necessarie per venire a capo di questa triste vicenda.

Ci sono diverse anime del comitato, quelle più oltranziste e arrabbiate, che hanno già rogitato, e quelle più accomodanti e disposte alla trattativa che non hanno ancora rogitato; ma, in sostanza, la posizione più condivisa all’interno dello stesso è addebitare tutte le colpe della vicenda all’attuale Sindaco di Peschiera Borromeo, reo a loro dire di “voler menare il can per l’aria” per un tornaconto politico, di non voler prendere a cuore la loro condizione, di non mettere in campo azioni incisive nei confronti della Mapei ora che ci sono i documenti che tanto agognava, di non dargli udienza se non dopo mesi e mesi di stalking comunicativo e di non voler tutelare seriamente la salute di chi abita in quelle case. 
Il Comitato non vuole sentire ragioni per tutto quello che è capitato prima del 2009: non importa se ci sono stati movimenti di denaro poco chiari. «La magistratura – dichiara uno dei portavoce del Comitato – farà il suo corso e dirà chi sono i responsabili». Inoltre, il Comitato imputa alla Giunta Falletta, un grave ritardo colposo per non essere intervenuta subito e aver aspettato due anni (dal 2009 al 2011) per sollevare questioni di sicurezza. Al Comitato non interessa neanche sapere se il progetto fosse viziato da irregolarità o meno; la cosa che conta è che i suoi componenti, avendo investito i propri risparmi, in un’operazione dove il Comune ha dato il permesso di costruire nel 2007, pretendono rispetto: «Si faccia quel che si faccia – concludono gli esponenti – ma l’importante è che il Certificato di Agibilità venga rilasciato e che l’asilo e il parco, promessi in fase di acquisto, siano realizzati».
Per fare tutto questo, secondo il Comitato, è necessario che il Comune di Peschiera obblighi la Mapei con un’ordinanza a rientrare nella soglia di rumore consentita, senza scaricare la patata bollente al Comune di Mediglia, che non ha nessuna intenzione di nuocere alla multinazionale di Giorgio Squinzi. Dopodiché, se i rumori della Mapei fossero ancora da mitigare, i costruttori saranno costretti a prendere gli opportuni provvedimenti. Per quanto riguarda invece i rumori della Paullese, il Comitato chiede l’istallazione di barriere fonoassorbenti sulla Provinciale, come dalla parte di Bettola. 
«Il problema è – dichiara un giovane avvocato presente – che siamo schiacciati fra gli interessi di uno dei fondi immobiliari più grandi in Europa e gli interessi di una delle più  grandi aziende mondiali. il Sindaco che dovrebbe tutelarci non dà risposte e noi, invece, le pretendiamo».
Giulio Carnevale