Il neonato movimento politico dei “grillini” arriva anche a Peschiera

E anche nella realtà cittadina peschierese compare il primo gruppo di “grillini”.
Per capire meglio quali obiettivi e attività andranno a svolgere questi “nuovi” sostenitori, abbiamo deciso di intervistare Sem Prandoni, uno degli “organizzatori” che, in base alle linee di orientamento del loro leader, di primo acchito un po’ confuse, preferisce non etichettarsi con alcun ruolo o qualifica ben definito.

Quando e perché si è istituito il Movimento 5 stelle?
Il Movimento 5 stelle si è costituito il 4 ottobre 2009 perché abbiamo ritenuto opportuno andare alle elezioni in maniera più massiccia. Prima di questo esistevano soltanto i cosiddetti “meetup”, i gruppi di amici di Beppe Grillo che si sono impegnati, negli ultimi 5 anni su tutto il territorio italiano, in battaglie inerenti all’acqua pubblica, alla lotta agli inceneritori, ai comitati antimafia, alle energie alternative, alle riprese dei Consigli comunali ecc. Successivamente Beppe Grillo, aveva invitato i suoi amici sostenitori a presentare, dove era possibile, liste civiche per le elezioni comunali. Cominciava così a comparire, qua e là, il simbolo a 5 stelle e a svilupparsi l’idea di immettere, nella politica tradizionale, qualche “virus”.

Leggendo il vostro “non statuto” della vostra “non associazione” si rimane plausibilmente spiazzati dalla forma organizzativa adottata. Può spiegare, più specificatamente, questa condizione?

Il movimento non ha ruoli. In questo scompiglio noi ci troviamo benissimo. Siamo un organizzazione non “organizzata” dove ognuno ha una certa libertà e ampio potere decisionale. Le indicazioni di massima ci sono – Beppe Grillo ha costruito un insieme di idee, progetti, programmi, assieme ai suoi sostenitori, attraverso il suo blog e i forum dei meetup durante gli anni – poi si lascia spazio all’iniziativa della gente. Al momento, però, vista l’importanza raggiunta, ci sono alcuni sostenitori che suggeriscono  l’adozione di una struttura organizzativa più rigida. Il dibattito è aperto…
Quali obiettivi vi prefiggete?
Il nostro progetto prescinde un po’ da un luogo specifico. Se ci chiamano andiamo. L’idea è quella di costituire tanti gruppi “amici di Beppe Grillo”, attualmente Movimento 5 stelle, sparsi sul territorio, in rete tra di loro, in cui ciascuno possa sentirsi un po’ protagonista. In particolare promuovere le campagne di sensibilizzazione sociale, culturale e politica promosse da Beppe Grillo. Vogliamo essere testimoni della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi.

E per quanto riguardano Peschiera Borromeo?
Pochi giorni dopo la fondazione del movimento abbiamo fatto un incontro al Wallace Pub, di via Liberazione, ma non abbiamo ottenuto un esito positivo. Sono venute in totale 8 persone e la nostra proposta non li ha convinti. Forse non siamo riusciti a spiegare, nella giusta maniera, quello che avevamo in mente e con l’idea di “non organizzazione”, abbiamo spiazzato i convenuti. Adesso siamo stati ricontattati da un lavoratore locale che ha avrebbe gradito, in quanto simpatizzante del movimento, che si fondasse un gruppo nel paese. All’ultimo incontro, svoltosi la settimana scorsa, infatti, hanno partecipato 25 persone circa, dando vita al gruppo peschierese.

Progetti per il futuro?
Con un gruppo più corposo, vista la situazione politica italiana disastrosa, si potrebbe tentare anche di cambiare qualcosa anche a livello nazionale.