La Polizia locale di Peschiera Borromeo mette i sigilli al Bistrò. Senza lavoro 11 famiglie, Chiuso il ristorante nonostante avesse rateizzato il debito con Equitalia

Peschiera Borromeo - Lunedì 16 Dicembre La Polizia Locale mette i sigilli al Ristorante Bistrò. Alle ore 7,15 12 agenti guidati dal comandante Giuliano Semeraro hanno eseguito una ordinanza del Segretario Generale del Comune di Peschiera Borromeo, notificata il 6 Agosto 2013, che imponeva il rilascio dei locali entro 120 giorni. L’ordinanza ha preso le mosse dall’accumularsi di arretrati dei canoni di concessione comunale che da 19 anni la società Bistrò versa al Comune per gestire la mensa interaziendale e il ristorante annesso siti in Via Di Vittorio 18 ( in 19 anni versati circa 1 milione di Euro) . I 191mila Euro reclamati dal Comune sono stati iscritti a ruolo da Equitalia. Quest’ultima, qualche mese fa ha concesso il pagamento rateizzato con annessi interessi e altri oneri.

L'intervento in forze della Polizia locale

L'intervento in forze della Polizia locale

I 191mila Euro reclamati dal Comune sono stati iscritti a ruolo da Equitalia. Quest’ultima, qualche mese fa ha concesso il pagamento rateizzato con annessi interessi e altri oneri. La Bistrò Snc, carte alla mano, ha provveduto al pagamento delle prime quattro rate. Il 2 dicembre 2013 notifica al Comune di Peschiera gli estremi dell’accordo con Equitalia per un pagamento dilazionato, che estingue di fatto la situazione debitoria nei confronti del Comune stesso.
«Non riesco a comprendere l’operato del Comune, - spiega Paolo Bersani, titolare de Il Bistrò - ho rateizzato e iniziato a saldare il debito residuo e ho prodotto la documentazione che lo attesta, ciò nonostante mi vengono chiesti una serie di adempimenti di carattere economico non contemplati dal contratto di concessione stipulato fra le parti. Tra questi una fideiussione bancaria di Euro 450.636,88 come garanzia dei canoni della concessione – trasformati nel frattempo illegittimamente in indennità di occupazione – fino al termine della concessione (2015). In questo importo rientrerebbero i canoni futuri e, incredibilmente, anche l’importo rateizzato con Equitalia. Non viene dato scampo a questa azienda – prosegue Bersani - è chiaro che dopo lo sforzo economico per la rateizzazione con Equitalia non c’è più spazio di manovra. Ho seri dubbi che si stia perseguendo il bene pubblico. Infatti questa inusuale richiesta aggiuntiva della fideiussione perviene solo il 6 dicembre 2013, due giorni dopo la scadenza intimata e dopo che la mia società ha comunicato di aver rateizzato il debito accumulatosi e nonostante la mia società abbia ancora numerosi contenziosi aperti con l’Amministrazione comunali per lavori di manutenzione straordinaria a scomputo canoni, a noi richiesti e mai riconosciuti per oltre 150 mila Euro».

La Polizia Locale schierata all’ingresso non fa entrare nessuno
Il regalo di Natale per gli undici dipendenti del Bistrò, senza lavoro si rivolgono al Prefetto

Lunedì 16 Dicembre 2013. I dipendenti del Bistrò arrivano alla spicciolata, qualcuno non sa nulla, vengono identificati dalle forze dell’ordine, quasi fossero dei pericolosi delinquenti, la Polizia Municipale è schierata in forze davanti all’ingresso. Non li fanno entrare, nemmeno per prendere i loro effetti personali. Rimangono stupiti dal comportamento degli agenti, alcuni agenti rivendicano l’azione di Polizia come legittima e necessaria per ... le esigenze del bilancio dell’ente! «A me sinceramente non importa dei problemi della Società Bistrò con l’Amministrazione Comunale – dichiara Francesco, pizzaiolo e padre di due figli – dico solo che è impensabile chiudere un’attività del genere senza garantire i lavoratori impiegati. Il comune prima deve fare un nuovo bando di assegnazione, in modo che quando verrà assegnato, il neo gestore si faccia carico degli undici dipendenti che ora sono in mezzo ad una strada». «A questa amministrazione non interessa la fine che fanno le nostre famiglie – dichiara Giuseppe, cameriere del ristorante – fra poco divento padre, cosa darò da mangiare a mio figlio?». Questi sono i toni delle dichiarazioni dei dipendenti del Ristorante Pizzeria Bistrò, si erano rassicurati qualche settimana prima per il fatto che il loro datore di lavoro fosse arrivato ad una transazione con Equitalia per evitare la chiusura e salvaguardare i posti di lavoro. Hanno voluto approfondire la vicenda e sono andati in Municipio: ricevuti dal Sindaco non hanno ricevuto rassicurazioni sul loro posto di lavoro si sono quindi recati in Prefettura. Qui sono stati ricevuti dal vice prefetto, che ha acquisito la documentazione e si è impegnato a dare una risposta al più tardi martedì mattina. «Se non ci salvaguardano il posto di lavoro – dichiara Anna, cameriera - andiamo a mangiare ogni giorno a casa del Sindaco, del Segretario Comunale e del Prefetto».

Il Giallo della disposizione del Sindaco Antonio Falletta per la salvaguardia del servizio pubblico e dell’occupazione

Apprendiamo dal Sindaco Falletta durante l’incontro con una delegazione dei dipendenti, che il 13 dicembre 2013 è stata emessa una determinazione sull’ordinanza del Segretario comunale che di fatto indicava al Comandante della Polizia Municipale Giuliano Semeraro di differire l’intervento a causa dell’impossibilità di sospendere un pubblico servizio come quello del mensa interaziendale di cui si servono anche alcuni dipendenti comunali.
«A fronte di una mia disposizione sulla questione – dichiara il Sindaco Antonio Falletta in tarda mattinata– pur non avendo avuto nessuna contestazione apprendo ora che è stato eseguito lo sfratto. Inoltre anche il Prefetto da me sollecitato ad intervenire per un disagio sociale legato all’occupazione a oggi – conclude il Sindaco - non ha dato ancora risposte».
Il Sindaco Falletta ora aspetta la relazione del Comandante Giuliano Semeraro che dovrà spiegare i motivi dell’intervento nonostante la disposizione impartita.

Peschiera Borromeo: la richiesta di switch fra convenzione e locazione non ha mai trovato risposta dal Comune
I fatti salienti della vicenda del ristorante Bistrò. La tenacia di un imprenditore che non ha ceduto alle lusinghe del guadagno facile delle slot machine

Il Bistrò Snc di Paolo Santo Bersani & C. è titolare di una convenzione con il Comune firmata nel 1997 e rinnovata nel 2006 per la gestione di una mensa interaziendale a servizio dei dipendenti degli insediamenti produttivi di Via di Vittorio. In virtù della stipula la società concessionaria deve assolvere ad alcuni obblighi fra i quali, l’apporto di migliorie alle attrezzature e agli arredi e l’erogazione di pasti da lunedì a venerdì al prezzo stabilito di € 7,20 per gli avventori occasionali, € 6,00 per le aziende convenzionate, € 5,28 per i dipendenti comunali ed € 5,00 e per disabili e pensionati segnalati dai Servizi Sociali del Comune. L’ultima convenzione assegna l’immobile di via Di Vittorio 18 a Peschiera Borromeo alla Bistrò Snc di Paolo Santo Bersani & C per 9 anni, al canone di 60.000 euro + Iva all’anno oltre a circa 130 Mila euro di lavori da eseguire. Col passare del tempo lo scenario cambia completamente, nella zona di Canzo i ristoranti e le mense aziendali si sono moltiplicati. I clienti sono sempre meno anche a causa della chiusura di numerose aziende del circondario, e per l’apertura dei ristoranti del centro commerciale. Più volte il Bistrò Snc di Paolo Santo Bersani & C ha chiesto la trasformazione della Convenzione in essere in un contratto di affitto commerciale che avrebbe permesso alla società di posizionarsi sul mercato correttamente e con le stesse aspettative delle altre aziende del settore. Per cercare di coprire le ingenti perdite della mensa, garantendo l’occupazione e l’erogazione del servizio mensa, la Bistrò Snc ha dapprima allestito a proprie spese la Pizzeria e poi ha partecipato alla gara di assegnazione della Tabaccheria investendo ingenti capitali. In quel periodo si è accumulato un debito per ritardati pagamenti dei canoni di concessione. Secondo il Comune di Peschiera Borromeo la convenzione va rescissa per inadempimento. La Bistro Snc ha contestato tutte le delibere dirigenziali del Comune perché questi, oltre a non tenere conto del piano di rientro proposto, (il debito presunto secondo il Comune di Peschiera Borromeo ammonta a € 234.824,17) conteggia tra gli arretrati anche tributi per lo smaltimento dei rifiuti (Tarsu e TIA) non di competenza per circa euro 40.000 in quanto essi sono compresi nel canone di concessione. Inoltre non scomputa gli importi delle opere straordinarie compiute (richieste dallo stesso Comune, quali per esempio l’isola ecologica) e mai defalcate dai canoni di concessione. Infine, nonostante il verbali dell’Asl Milano Due, dei Carabinieri del Nas, della Polizia Municipale e delle numerose segnalazioni protocollate dal 2004 a oggi, il Comune di Peschiera Borromeo non si è fatto carico di porre rimedio alle numerose infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto che hanno compromesso l’operatività del Ristorante, privando lo stesso di numerosi ambienti funzionali all’attività, creando un danno quantificato in oltre 150.000 euro. Nel corso di questi anni sono state anche eseguite migliorie per 150 mila euro oltre a quelle richieste dalla convenzione e senza l’inserimento di una sola Slot Machine per il gioco d’azzardo e il guadagno facile.

Lo strano accanimento di alcuni Consiglieri Comunali

Quello che in questa faccenda stride, è l’accanimento con alcuni consiglieri comunali hanno condotto la loro personale battaglia contro uno degli artefici della loro sconfitta nelle ultime Amministrative: Paolo Bersani. Reo di aver appoggiato un altro candidato Sindaco. Basti pensare che nei scorsi giorni avevano dato fiato alle trombe mettendo in allerta i media locali dell’imminente sgombero della Polizia Locale al Ristorante Bistrò. Magra soddisfazione, se questa è la loro ricetta per risolvere l’occupazione, c’è poco da stare allegri.