La scuola dà il benvenuto a Marina De Marco

Ha preso “l’ingombrante” posto del professor Facciorusso, che per molti anni è stato egregiamente alla dirigenza dell’Istituto Comprensivo Fabrizio De Andrè, che comprende sia le scuole di Bettola che di San Bovio (2200 alunni circa). Il suo nome è Marina De Marco, genovese, residente a Peschiera Borromeo da più di un quarto di secolo; una vita dedicata alla scuola, prima come docente di lettere, poi come preside di scuola media, successivamente dirigente in alcuni istituti scolastici, e nell’ultimo periodo reggente all’Istituto Comprensivo di Pantigliate. «La mia nomina è stata un po’ tardiva -ci spiega la Professoressa Di Marco- ma sono felice di essere stata nominata dirigente titolare di questo Istituto, una scuola ben organizzata, e credo proprio che andrò avanti con questo ritmo, anche perché è troppo presto per portare innovazioni, prima devo ambientarmi, conoscere e, successivamente, se ci saranno idee nuove, allora le proporremo». La professoressa ci spiega ancora: «I cambiamenti dovrò affrontarli io, sono io che dovrò adattarmi a questa scuola, e grazie a questa opportunità sono certa che, attraverso gli alunni, le famiglie e le diverse attività che verranno realizzate, entrerò ancora di più nella dinamica della conoscenza del territorio. Il professor Facciorusso è molto disponibile ad ascoltarmi e a consigliarmi, ma sono ancora all’inizio, ho bisogno di tempo per scoprire le dinamiche, sto ascoltando parecchio i docenti. Voglio lasciarmi conquistare da questa scuola, come mi è sempre capitato nelle mie esperienze passate. La scuola mi ha dato e arricchito parecchio - continua la dirigente scolastica - è molto importante per me il rapporto di fiducia che si instaura con gli alunni, ma anche con le famiglie, che ci affidano i propri figli. Indubbiamente, una grande responsabilità». Conclude la De Marco:?«Amo il confronto aperto e sincero, non amo il parlare fuori dai cancelli; vorrei che, se ci fossero problemi, allora che se ne parli dentro, insieme, affinché si trovino le soluzioni, e il tutto non rimanga solo un chiacchiericcio fuori dalla scuola».

Rania Ibrahim