L’Aivis dice basta al patteggiamento della pena
È quello che sta facendo Elisabetta Cipollone – la mamma di Andrea De Nando, morto lo scorso gennaio a Peschiera Borromeo, dopo essere stato travolto da un’auto, a cento metri da casa – collaborando con l’Associazione Italiana Vittime di Incidenti Stradali. L’AIVIS onlus offre assistenza psicologica e legale gratuita ai parenti delle vittime di infortuni stradali e, vista la quantità di richieste, ora anche di incidenti sul lavoro. «In primo luogo ci occupiamo della sicurezza – spiega l’avvocato Giuseppe Bellaria, vicepresidente e responsabile del settore legale – che è il fondamento della vita stessa. Quindi, di promuovere qualsiasi azione possibile nel campo della prevenzione. Ci occupiamo anche di risarcimento dei danni, ma soprattutto di giustizia perché chi si è macchiato di un omicidio commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale paghi una giusta pena». Per questa ragione, domenica 8 maggio, in via Dante a Milano, l’AIVIS ha iniziato una raccolta di firme per modificare la legge sul patteggiamento – che oggi garantisce all’imputato di beneficiare dello sconto di pena fino a un terzo – oltre a un inasprimento delle pene previste dal Codice Penale. «Non posso più fare niente per il mio bambino, che non vedrò mai crescere – racconta Elisabetta Cipollone, la faccia scolpita come nella pietra – ma ho deciso di dedicarmi con tutte le mie forze affinché in un prossimo futuro giustizia sia fatta per davvero e chi guida si senta maggiormente responsabilizzato nel prestare la massima attenzione al rispetto di tutte le norme del Codice stradale».
Nell’arco della giornata moltissime persone si sono fermate a firmare e il banchetto è stato visitato da numerosi politici e da associati dell’AIVIS, che hanno voluto documentare il loro sostegno presenziando all’iniziativa, segno che sempre più la società civile vuole una maggiore sensibilizzazione sul rispetto delle regole e la salvaguardia dell’altrui vita.
Valeria Giacomello