Luciano Buonocore sulla situazione del PDL: «In democrazia c’è sempre uno che vince e uno che perde e noi abbiamo perso»

Come commenta i risultati delle elezioni?
Abbiamo perso. Viviamo in una democrazia e, in democrazia, c’è sempre uno che vince e uno che perde e noi abbiamo perso.

Quali sono stati gli errori che hanno portato a questa sconfitta?
Gli errori sono stati i toni alti e stupidi con i quali si è tenuta la campagna elettorale. Non hanno giovato sicuramente gli atteggiamenti televisivi della Santanchè o di Sallusti de Il Giornale. La battaglia mediatica è stata condotta malamente.

Cosa pensa sia possibile fare per porre rimedio a questi errori?
Dare un’anima e una visione politica al PDL. Quello che oggi rappresenta è un sincretismo di spezzoni di cultura socialista, liberale, missina e democristiana, che non hanno trovato la possibilità di una sintesi politica. La sintesi si raggiunge attraverso dibattiti e confronto politico, condivisi dalla base soprattutto. È necessario cominciare subito questo processo perché il rischio è la balcanizzazione del partito.

A suo parere il PDL resisterà o si scioglierà?
Deve resistere. Abbiamo un grande elettorato che ci è sempre stato fedele, costituito prevalentemente dai ceti medi, e che non è stato sufficientemente rappresentato. Si è fatto troppo liberalismo e si è trascurato quello che per noi di Destra è fondamentale: la tenuta di una parte dello stato sociale. In questo paese è sparito, complice, paradossalmente, anche la Sinistra.
Come vede la nomina di Alfano a segretario del PDL?
Alfano è un giovane e dal punto di vista generazionale è una buona scelta perché è ora che i giovani vengano valorizzati. Ha un compito molto difficile: ricomporre le divisioni interne e iniziare un processo per dare una visione politica al PDL. Proviene da una scuola cattolica-democristiana, è un moderato che può contribuire a fare abbassare i toni alti e spesso dannosi.

Berlusconi si ricandiderà?
Sicuramente si ricandiderà, tutti lo auspicano. Tutta la classe dirigente del partito lo vuole.

Parliamo di politica locale: è dal 2009 che, escludendo alcuni comunicati stampa, il PDL non fa attività politica su Peschiera Borromeo. Come commenta questo dato?
Riunioni del PDL ci sono state a livello degli amministratori comunali, che sono stati molto impegnati nel riorganizzare la macchina amministrativa. Da settembre il Centrodestra sarà impegnato in una serie di manifestazioni che coinvolgeranno gli iscritti e gli elettori.

Come spiega la popolarità dei Consiglieri del Centrosinistra mentre si fatica a ricordare i nomi dei Consiglieri di Destra?
È normale che sia così perché il consigliere dell’opposizione esce con più frequenza sui giornali ed è naturalmente portato a fare più polemica.

Sono due anni che non fate un incontro con la vostra base a Peschiera Borromeo: non pensa che i coordinatori De Micheli e Moro abbiano responsabilità in questo?
De Micheli voleva dimettersi dall’incarico perché troppo impegnato tra il lavoro e l’assessorato. Gli abbiamo chiesto di soprassedere in attesa di trovare una figura che possa prendere il suo posto. Questi sono comunque problemi che risolveremo al più presto.

Se da una parte abbiamo il PDL sopito, dall’altra abbiamo Base Democratica molto attiva: come considera gli attacchi, talvolta anche “pittoreschi”, dell’opposizione?
Base Democratica è quella che spende più soldi in propaganda, è quella parte dell’opposizione che ha più responsabilità su alcuni gravissimi errori (errori?) commessi dall’allora assessore all’urbanistica Chiapella. È un’opposizione un po’ surreale che è arrivata a organizzare un presidio davanti al Comune ed è riuscita a portare una “gran massa” di cittadini, che non arrivavano a 20 addetti ai lavori. Il loro è tutto un atteggiamento verbale, che la gente ha capito essere un tentativo di nascondere le sue passate azioni irresponsabili e dannose per il Comune.

Greta Montemaggi