Peschiera: a tu per tu con il ladro, si nasconde nell’armadio
Il bandito solitario si è introdotto in camera da letto, dove la padrona di casa stava dormendo
15 febbraio 2016
Il malvivente è fuggito abbandonando la refurtiva
Si è trovata faccia a faccia con un “topo d’appartamento” che si era introdotto nella sua camera da letto e, colta alla sprovvista, ha cercato riparo rifugiandosi nella cabina armadio. Sono stati attimi di terrore quelli vissuti da una peschierese residente in un appartamento di via Quasimodo che, nella notte tra giovedì 11 e venerdì 12 febbraio, stava dormendo tranquillamente nel suo letto. Proprio in quegli attimi un ladro solitario si è introdotto nell’abitazione della donna e, muovendosi con cautela, si è fatto strada verso la camera padronale, illuminando il suo percorso per mezzo di una torcia elettrica. Evidentemente allo sconosciuto non interessava minimamente che in casa ci fosse qualcuno, o forse era convinto che l’appartamento fosse vuoto. Sta di fatto che, una volta giunto in camera da letto, il ladro si è messo in cerca di qualcosa di valore da portarsi via, mettendo le mani sulla borsetta della padrona di casa, che conteneva soldi e carte di credito. Disturbata dalla luce della torcia del malvivente, però, la donna si è svegliata di soprassalto ed ha notato un’ombra scura stagliarsi sopra di lei. A quel punto la malcapitata si è messa a urlare a squarciagola e, come prima reazione a quel risveglio burrascoso, è andata a rifugiarsi nell’armadio. La reazione della donna ha colto di sorpresa il bandito, che si è dato precipitosamente alla fuga abbandonando in loco la borsetta con ancora all’interno tutto il suo contenuto. Le urla della signora hanno allertato il marito, che si trovava in un’altra stanza, il quale è subito accorso per sincerarsi dell’accaduto e si è poi messo alla ricerca del fuggitivo, purtroppo senza successo. Immediata è scattata la chiamata d’emergenza ai carabinieri, che sono rapidamente giunti in via Quasimodo. I militari hanno tentato di ascoltare il racconto della donna, che però si trovava in stato di shock e non ha potuto fornire elementi utili alle indagini.
Redazione Web
15 febbraio 2016