Peschiera Borromeo: bagarre in aula dopo l’approvazione della delibera su Bellaria

Fratelli d’Italia e Lega Nord, guidano la protesta, applausi dai presenti; Zambon insulti vergognosi e indecenti

Un momento della protesta

Un momento della protesta Foto D.T.

Peschiera Borromeo giovedì 26 febbraio 2015 - Si sono dati appuntamento davanti al comune, i militanti di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale e della Lega Nord per esporre vessilli, striscioni e per distribuire i volantini con le motivazioni della protesta.  Un nutrito numero di agenti della Polizia Locale e dei Carabinieri presidiavano l’area per evitare disordini. Quando è cominciata l’assemblea, si sono riversati in aula raggiungendo i rappresentanti cittadini di Forza Italia, Nuovo Centro Destra e della liste civiche Peschiera Bene Comune e Noi di Peschiera. È stata approvata la delibera che di fatto ha aperto un nuovo iter sul PII di Bellaria bocciato dal TAR a 10 giorni dal pronunciamento del Consiglio di Stato. I presupposti sulla quale vengono chieste nuove perizie non sono piaciute all'opposizione che ha accusato il Sindaco Zambon di voler favorire i costruttori, e ha protestato rumorosamente con cartelli e slogan all'indirizzo dei Consiglieri comunali e degli operatori presenti. Il Presidente del Consiglio ha invitato le forze dell’ordine a far sgombrare l’aula dai contestatori. «Lo sciacallaggio perpetrato sui poveri acquirenti delle case di Bellaria usati come scusa per poter costruire altri duecento appartamenti e non fare pagare ai costruttori le opere di mitigazione è una vera vergogna. Sarebbe bastato costruire il terrapieno  proposto da Idea Fimit (Principale operatore del PII di Bellaria). I Consiglieri del PD, si sono uniformati al vizietto di questa sinistra di andare a braccetto con i costruttori locali. Bene siamo felici di esserci fatti buttar fuori!». Stefano Faita Coordinatore  locale di FDI-AN ha espresso le sue perplessità sull'intera vicenda: «Evidentemente Luca Zambon, doveva in qualche modo ricambiare il favore ai Costruttori che lo hanno sostenuto in Campagna elettorale, in questo modo prende  5 mesi di tempo per trovare una soluzione che non imponga ai costruttori di spendere quasi 2 milioni di Euro necessari alle mitigazioni sanciti dal pronunciamento del TAR e dalle perizie tecniche di ASL e Vigili del Fuoco. Un atto iniquo quando ormai si era arrivati alla fine della vicenda e c’era concretamente la possibilità di risolvere il calvario degli acquirenti e finire le opere urbanistiche in quel comparto fra la Paullese e la Mapei, che avrebbe dovuto restare agricolo».
Il Sindaco Zambon – in un comunicato stampa – ha dichiarato che il Consiglio comunale è stato oggetto di insulti vergognosi e inaccettabili   e che saranno fatti approfondimenti per eventuali azioni legali.