Peschiera refezione scolastica: «Mia figlia ha l’ansia della pausa pranzo a scuola»

Un genitore contatta la Redazione di 7giorni chiedendo che la sua storia venga resa pubblica: «Lavoro non posso permettermi di non fare utilizzare la refezione scolastica a mia figlia ma ho paura per le conseguenze»

«Già mia figlia faceva fatica prima a mangiare alla refezione scolastica, spesso cibo freddo e insapore – racconta la mamma di una bambina che frequenta la scuola elementare di Bettola -. Con il cambio del menù addirittura ha forti crisi d’ansia prima di andare a scuola, Vive un disagio enorme. Ci vuole un menù diverso più semplice che contempli piatti più appetibili e apprezzati dai bambini. La loro pausa pranzo deve essere anche un momento di convivialità di vivere in armonia con i propri compagni non certo un momento di stress e disagio. Se potessi usufruirei dell’opzione di portare a casa mia figlia per pranzo per poi riportarla al rientro pomeridiano. Invece di migliorare il menù dell’anno scorso abbiamo fatto un salto nel buio. E poco importa di quello che dicono quattro genitori invasati ad inseguire la moda vegan del momento, a mia figlia l’hamburger lo dai di carne non vegetale. Anche perché pago la refezione e da quest’anno anche l’assistenza mensa, e non ho nessuna intenzione di vedere mia figlia digiunare tutti i giorni. Se qualcuno vuole mangiare vegetariano basta comunicarlo e chiedere la sostituzione ma non puoi obbligare tutti a mangiare le polpette vegane. Da moderare il consumo di carne e insaccati a cancellarlo c’è una bella differenza. E poi la pizza una volta alla settimana, era un momento di festa a tavola per tutti.  Vorrei anche sottolineare – conclude la donna - che queste intransigenti sostenitrici di questo menù sabato e domenica portano i loro figli ad ingozzarsi ai fast-food  e poi fanno tanto le naturiste». 
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