“Peschiera vuole aprire la porta” della Biblioteca comunale di via Carducci, in 400 sottoscrivono l’appello rivolto al sindaco Molinari
I portavoce dei residenti hanno depositato l'appello con le firme il 17 maggio e contestualmente, chiesto invano, un incontro con la prima cittadina

Peschiera vuole aprire la porta. Ma di quale porta parliamo?
Nell’arco di poco tempo, abbiamo condiviso il nostro appello con amici e conoscenti ed abbiamo raccolto l’adesione di circa 400 cittadini interessati a usufruire presto di un servizio di Biblioteca adeguato ad una città di 25.000 abitanti. Abbiamo quindi inviato il 17 maggio l’appello e le firme al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e ai Consiglieri chiedendo un impegno preciso per avere in tempi certi una Biblioteca Comunale che diventi un luogo d’incontro, di studio e di cultura. Abbiamo chiesto inoltre un incontro con il Sindaco ed oggi siamo ancora in attesa di una risposta.
Forti della partecipazione spontanea di tanti cittadini - concludono i mittenti - rinnoviamo, anche attraverso questo comunicato, la richiesta di un incontro con il Sindaco per confrontarci sulle tempistiche e sugli aspetti funzionali del progetto».
L'Appello per la Biblioteca sottoscritto da 400 cittadini
Siamo Cittadine/i di Peschiera Borromeo che desiderano vedere aperta la Biblioteca Comunale, per avere finalmente un posto dignitoso dove studiare e svolgere le attività culturali, che una città di 25.000 abitanti merita.
Chiediamo all' Amministrazione Comunale di dare seguito alle comunicazioni fatte in Consiglio Comunale nella sera del 6 marzo u.s. affinchè riprendano i lavori da troppo tempo fermi, e si abbia la realizzazione della Biblioteca in tempi certi, in quanto servizio essenziale ed urgente.
La ripresa dei lavori è prevista entro il 2019 e la consegna per il 2020: ci auguriamo che questi tempi siano davvero rispettati.
Invitiamo, nel contempo, a fare una seria verifica sulla conformità delle proposte progettuali ancora da completare, alla luce delle nuove necessità, in quanto i tempi dilatati della realizzazione possono aver reso già "vecchie" le soluzioni previste.
Abbiamo esempi, nei territori limitrofi, di piccole realtà molto attive che creano coesione sociale e senso di appartenenza.
Siamo convinti che, senza un luogo dove fare cultura, una città non cresce e inesorabilmente muore.
Marzo 2019