San Donato Milanese, dopo lo sfratto del canile continuano le proteste

L’Associazione Cinofila Bolgiano fu costretta dal Comune a sgomberare con i suoi 38 cani: interviene Diana Bertona, Responsabile Tutela Animali Circoscrizione Est-Martesana per la Lega Nord

Diana Bertona, Responsabile Tutela Animali Circoscrizione Est-Martesana per la Lega Nord

Diana Bertona, Responsabile Tutela Animali Circoscrizione Est-Martesana per la Lega Nord

«Tengo molto al benessere degli animali, cosa che non si può dire del Comune»

A chiedere chiarezza sui lavori di riqualificazione nella zona di via Gela a San Donato Milanese, è Diana Bertona, Responsabile Tutela Animali Circoscrizione Est-Martesana per la Lega Nord. Diana ha preso molto a cuore l’annosa questione dell’Associazione Cinofila Bolgiano. L’associazione vantava una presenza sul territorio dagli anni '70, e ospitava nell'area accanto al Lambro ben 38 cani da caccia. Poi, a seguito di un progetto di riqualificazione in programma nella zona, i cacciatori sono stati costretti ad abbandonare l’area (nella quale hanno investito migliaia di euro in lavori di manutenzione) e di conseguenza ricollocare, dopo una viva protesta, i propri animali, ad esempio presso il Canile Santa Brera. A ciò va aggiunto il seguente fatto, come dichiarato dal Sindaco Andrea Checchi: «L’area era abusiva», e questo a causa di problemi “burocratici” nel passaggio di gestione dell’area, per la quale i cacciatori erano addirittura disposti a pagare un canone annuo, proposta che però non venne accettata dal Comune. 

Dopo lo sgombero del canile, sono iniziati i lavori, che termineranno a luglio 2016. In previsione vi era l’abbattimento dei box, motivo per cui era necessario spostare i cani, ed è ora che Diana Bertona (Presidente Nazionale Dida) ha deciso di alzare nuovamente la voce: «Erano state dette determinate cose, ma finora si può constatare tutt'altro. I lavori che dovevano essere così invasivi, alla fine dureranno pochi mesi (da aprile a luglio), inoltre c’è solo una ruspa sul posto e, cosa più strana, i box sono ancora in piedi. Il Comune di San Donato – continua Diana – non ha mai dato risposte concrete ed esaustive né a me, né ai membri dell’Associazione, a cui ha fatto solo pervenire continui ultimatum di sgombero. M' sono impegnata in prima persona nella vicenda poiché tengo al benessere degli animali, cosa che non si può dire del Comune, basti pensare alla petizione riguardante i circhi di un anno fa, del tutto ignorata. In via Gela i cani stavano bene, era un bel luogo...non vorrei che i box siano rimasti per un loro riutilizzo». 

Non è tutto, infatti nell’area di via Gela non sono stati solo i cacciatori a "pagare": «Vi era un vecchietto – spiega Diana Bertona – ultra ottantenne, al quale il Sindaco promise di non toccare il suo orticello e pollaio. Un mattino però il vecchietto giunto sul posto trovò l’orto distrutto e le galline sparite. Gli operai gli avevano buttato giù tutto, è stato un vero dispiacere. Il Comune ha dimostrato ancora una volta molta indelicatezza». Ora si attende la fine dei lavori, per poi trarre le dovute considerazioni sulla vicenda.