Terremoto in Comune a Peschiera: la Guardia di Finanza arresta una funzionaria per presunti appalti truccati e notifica un avviso di garanzia al sindaco in merito ad un'altra vicenda

Sono giorni particolarmente concitati e turbolenti quelli che sta attraversando il Comune di Peschiera Borromeo, coinvolto in una duplice indagine condotta dai militari della Guardia di Finanza di Melegnano, sotto la coordinazione del pubblico ministero milanese Giovanni Polizzi.

Le Fiamme Gialle melegnanesi si sono presentate in Comune nella mattinata di ieri, mercoledì 12 febbraio, provvedendo per prima cosa a notificare una misura cautelare all’indirizzo della 47enne D.G., in passato membro della segreteria del sindaco e attualmente dirigente operante nel settore della comunicazione. Alla donna, che attualmente si trova agli arresti domiciliari, sono stati contestati i reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa aggravata.

Nello specifico, la 47enne è stata accusata di aver pilotato due appalti (uno del valore di 135mila euro nel 2010 e un secondo da 145mila euro nel 2012), per l'impaginazione, la fornitura e la stampa di materiale informativo su supporto cartaceo.

Antonio FallettaLa Guardia di Finanza ha successivamente bussato anche alla porta dell’ufficio del sindaco, Antonio Falletta, che risulta coinvolto in una seconda inchiesta, del tutto indipendente da quello che ha portato all’arresto di D.G.

A Falletta le Fiamme Gialle hanno infatti notificato un avviso di garanzia per tentata concussione e abuso d’ufficio, in relazione alla chiusura del ristorante Bistrò, effettuata lo scorso dicembre dalla polizia locale. In particolare, Falletta è stato accusato di aver esercitato indebite pressioni sia sui dirigenti comunali che e sulla stessa polizia locale, nel tentativo di posticipare la chiusura forzosa dei locali. Nel mirino del Tribunale di Milano è poi finita la successiva ordinanza emessa dal primo cittadino, con la quale si ritiene il sindaco abbia tentato di impedire lo sfratto.

«Non ho mai tentato di revocare l'ordinanza di sgombero – ha commentato a riguardo lo stesso Falletta -, ho emesso una disposizione scritta solo per “differire” l’esecuzione a data da destinarsi, onde consentire all’Amministrazione di trovare una soluzione alternativa, per non interrompere il pubblico servizio previsto dalla convenzione stipulata nel 2006: servizio mensa a prezzi calmierati per disabili, dipendenti comunali e lavoratori di aziende convenzionate. Sono convinto che la mia disposizione sia stata eseguita correttamente e lo conferma anche il parere dei miei legali».

Riguardo la vicenda che ha coinvolto la dirigente comunale arrestata, il sindaco ha dichiarato: «Non sono coinvolto e non ne conosco i dettagli, ma la mia posizione a riguardo è molto chiara: io sono per la legalità, se qualcuno ha sbagliato è giusto che si assuma la responsabilità e ne paghi le conseguenze».

Alessandro Garlaschi