Tutto chiarito: il Gambarone non è in pericolo

Sospiro di sollievo per la cittadinanza: la riserva naturale Gambarone non verrà sconvolta. Si è finalmente fatta chiarezza circa le perplessità che hanno sollevato alcuni cittadini peschieresi relative all’incertezza che ammantava gli interventi di recupero e di riqualificazione dell’area verde “Gambarone”, a San Bovio.

Sospiro di sollievo per la cittadinanza: la riserva naturale Gambarone non verrà sconvolta. Si è finalmente fatta chiarezza circa le perplessità che hanno sollevato alcuni cittadini peschieresi relative all’incertezza che ammantava gli interventi di recupero e di riqualificazione ambientale dell’area verde Gambarone, a San Bovio. Un misunderstanding che, almeno in origine, aveva insospettito più di un residente della frazione peschierese soprattutto quando, dalle sue finestre o dal balcone di casa, era stato testimone oculare del sopraggiungere di mezzi di lavoro inidonei all’interno del fontanile e dell’avviamento all’estirpazione della flora. Ciò avveniva nel maggio del 2011. Ed è stato proprio con la cadenza di questo mese che i dubbi dei residenti si sono trasformati in certezze, giacché coincidente con l’entrata in vigore del divieto nazionale di disboscamento per nidificazione. Così, con una provvidenziale segnalazione agli uffici comunali competenti, si è riuscito a far spegnere i motori. L’estate ha poi interrotto ogni azione significativa fino a settembre. Al ritorno dalle vacanze i cittadini, ancora più determinati, hanno ripreso da dove avevano lasciato, mobilitando persone, stampa e Istituzioni. E, dopo un primo incontro concluso sostanzialmente con un nulla di fatto, la raccolta firme con oltre 400 sottoscrittori ha di fatto schiuso le porte dell’ufficio del primo cittadino, Antonio Falletta. Da quel momento in poi la strada è stata in discesa. Prima una assemblea con personalità e soggetti interessati (Amministrazione comunale, responsabili della Vitali, paesaggista, cittadini, Wwf locale, Associazione “Peschiera Ambiente” e il presidente dell’Associazione Residenti San Bovio, Pino Carraro), nella quale è stato esposto il progetto e dove sono state avanzate osservazioni dal responsabile del Wwf Sud Milano, Vincenzo Caminada, e poi un sopralluogo in loco, hanno – a quanto pare – fugato la maggior parte dei dubbi che aleggiavano sulla vicenda. Ne emerge, perciò, che i convenuti, all’unisono, abbiano a cuore il destino del fontanile Gambarone. «Le nostre richieste dovrebbero essere state accolte (in primis, la sostituzione graduale di alberi e arbusti malati, in modo tale da non sconvolgere l’ecosistema, ndr) – fa sapere Cinzia Paucci, una delle cittadine più attive –. Anche il Sindaco è stato molto disponibile e ha riconosciuto l’importanza della tutela e della valorizzazione dell’area». Che la cittadinanza, quindi, fosse nel giusto? A questo punto è indiscutibile. Tant’è che il primo cittadino di Peschiera Borromeo, Antonio Falletta, ha dichiarato: «In effetti le opere di riqualificazione, per le quali sono state impegnate risorse economiche, non erano del tutto in linea con i regolamenti che disciplinano questo genere di interventi. Voglio, pertanto, ringraziare i cittadini per aver avvisato per tempo l’Amministrazione comunale – continua il Sindaco –. La riserva naturale del Gambarone è una risorsa naturalistica importante per il territorio peschierese, e così dovrà rimanere».

Maurizio Zanoni