Una palestra comunale low cost? Ci pensa Pasquale Laricchia


L’interesse per la cittadina ha spinto Pasquale a voler essere attivo attraverso un impegno concreto sul territorio, impegno che potesse mettere in gioco le sue competenze in ambito sportivo. Già nella precedente amministrazione Laricchia ha avuto i primi contatti per l’incarico di consulente esperto di una palestra comunale, ma nulla è stato fatto. La proposta è stata poi ripresa dall’attuale sindaco Antonio Falletta durante la campagna elettorale, attraverso accordi esclusivamente verbali.
Ma come è nata esattamente l’idea di una palestra ‘convenzionata’, con costi di gestione ridotti rispetto a quelli di mercato? “Lo sport per i ragazzi è un’esperienza positiva che ti migliora a 360°”, dichiara l’ex personale trainer più famoso d’Italia. “Ti toglie dalla strada dando un’alternativa alla noia, migliora lo stato di salute e favorisce il benessere psicologico. L’attuale Amministrazione comunale sostiene un’ingente spesa per mettere a disposizione dei cittadini diversi corsi a pagamento, i quali però, essendo dislocati nei vari quartieri, creano dispendio economico e non agevolano lo spirito d’aggregazione tra i peschieresi. Una palestra totalmente comunale, invece, con prezzi sicuramente più contenuti rispetto a una gestione privata, risulterebbe essere un ottimo investimento sia per l’Amministrazione comunale sia per i cittadini”.
L’ex ‘gieffino’ sembra credere molto nel progetto, che potrebbe trovare un coordinamento all’altezza, grazie alle sue competenze nell’ambito del fitness. Negli ultimi mesi Pasquale ha avuto la possibilità di approfondire alcuni punti con l’assessore allo Sport, Stefano Tognolo, e con l’assessore alle Pari Opportunità e Grandi Eventi, Carla Bruschi. Da quello che è emerso, sembra che il problema in questo momento sia di carenza di budget oltre che della mancanza di una struttura adatta dove collocare la palestra. Anche se, a onor del vero, in campagna elettorale le prospettive di sviluppo del progetto erano state molto più ottimistiche di quelle attuali.

Greta Montemaggi