Zambon: «Su Bellaria cause e contenzioni paralizzano il Comune»

Intanto il Sindaco scrive ai Vigili del Fuoco: «Non vogliamo più il vostro parere sul terrapieno, tanto non la facciamo»

Dopo gli ultimi articoli di stampa e il dibattito in Consiglio comunale interviene il sindaco Luca Zambon sulll’approvazione dell’atto di indirizzo che avvia il riesame dei presupposti giuridici e fattuali di due delibere del 2012 relative al PII di Bellaria. «Ricorsi, cause e contenziosi  - commenta il sindaco Luca Zambon - rischiano di paralizzare l’attività amministrativa, con gravi ripercussioni sulla città; uno scenario di questo tipo è inaccettabile. I tempi sono maturi per trovare una soluzione a una questione che si trascina ormai da anni. Ho ricevuto un mandato per governare: a Peschiera deve prevalere l’interesse collettivo. Questa è la priorità. Non mi interessano le beghe politiche o le strumentalizzazioni. Sulla vicenda di Bellaria nei cinque anni che hanno preceduto questa Amministrazione sono stati commessi errori e forzature. Abbiamo ereditato grossi problemi ancora irrisolti, che hanno danneggiato innanzitutto i residenti della frazione. É giunto il momento di affrontare le possibili strade percorribili affinché si raggiunga finalmente un esito positivo. Tutelare la sicurezza non è incompatibile con la necessità di assicurare servizi e risorse alla frazione; mi riferisco alla realizzazione del parco pubblico e della scuola materna». 
La delibera di Giunta n. 13 del 27 gennaio 2015 individua un Responsabile del Procedimento, che si occuperà degli adempimenti necessari per il riesame dei presupposti giuridici e fattuali relativi all’annullamento parziale del PII di Bellaria. Per quanto concerne la creazione del parco pubblico, dal Comune è stata inviata all’Asl una richiesta di parere, integrata dai documenti del Ministero dell’Interno (maggio 2014) e del parere di compatibilità territoriale emesso dal Comitato Tecnico Regionale (giugno 2013). Il Comune fa sapere che sono state concesse le prime abitabilità a tre edifici situati di fronte alla Paullese. Inoltre, a proposito delle problematiche relative all'inquinamento acustico, entro la fine di febbraio è previsto un tavolo tecnico tra Comune, Idea Fimit e Mapei. «Tenuto conto di una comunicazione del Ministero dell’Interno (risalente all'aprile 2014) - conclude Zambon - in cui si dichiara che la detenzione di perossido organico di benzoile non rientra nella classe di rischio che individua tutte le sostanze esplosive, il Comune sta avviando la pratica di revisione dell’E-rir (Elaborato dei rischi di incidenti rilevanti); questo passaggio consentirà di definire quali sono le effettive aree di danno e l’eventuale porzione dell’area di parco pubblico che non è compatibile». 

Zambon scrive ai Vigili del Fuoco, il parere sul terrapieno di Bellaria non serve più

È un pò come il classico gatto che si morde la coda un altro tassello della vicenda Bellaria con le annesse azioni di riesame e rivalutazione messe in atto dall'attuale amministrazione comunale per porre la parola fine ai problemi di quell'insediamento residenziale. Come riferito recentemente, un’ordinanza del sindaco Zambon annulla l’ordinanza con cui Falletta imponeva agli operatori edilizi di costruire un terrapieno tra la Mapei e il PII (ordinanza 67/2013). Contro questa ordinanza avevano presentato ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale i costruttori. A maggio 2014 l’organo giudiziale, dal canto suo, sapendo che il Comune era in attesa del parere del CTR (il Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco) sul progetto di terrapieno oggetto dell’ordinanza di Falletta sopsese il giudizio in attesa di acquisirlo agli atti. Nel mese di Ottobre il sindaco Zambon, all'indomani dell’atto di annullamento in autotutela dell’ordinanza 67 scrive al CTR aggiornando l’ente circa la non necessità di costruire il terrapieno esentandolo di conseguenza dall'emettere pareri circa la sua efficacia. Probabilmente si tratta di un passaggio logico e consequenziale, non serve più il terrapieno, non serve più un parere. Vero è che la valutazione del CTR avrebbe potuto, accanto a quello chiesto da ASL a un perito terzo rispetto alle vicende per dare il via libera alla nuova piazza, a sgombrare ulteriormente gli ultimi dubbi sul PII di Bellaria.